Per il ministro il principio cardine resta "conciliare l’industria col
rispetto dell’ambiente", due valori che "devono andare di pari passo e
trovare una convivenza l'uno con l’altro".
Quanto al futuro dell’Ilva, Galletti non ha nascosto che "la situazione è molto difficile" e che per risolverla servono "tanti sacrifici, purtroppo, anche ricorrendo agli ammortizzatori sociali per i lavoratori".Al ministro oggi ha fatto eco l’arcivescovo di Taranto, mons. Filippo Santoro, che ha celebrato la messa in Ilva. "Noi abbiamo accolto il desiderio e la disponibilità del ministro dell’Ambiente, Galletti – ha detto – a partecipare alla messa. Io ho dato il mio messaggio. Evidentemente si nota l’interesse del governo. Anch’io però ho detto che alle promesse devono seguire i fatUna messa alla quale hanno partecipato centinaia di lavoratori ai quali era da poco arrivata la notizia dell’ennesimo incidente in fabbrica verificatosi nella tarda serata di ieri.
Quanto al futuro dell’Ilva, Galletti non ha nascosto che "la situazione è molto difficile" e che per risolverla servono "tanti sacrifici, purtroppo, anche ricorrendo agli ammortizzatori sociali per i lavoratori".Al ministro oggi ha fatto eco l’arcivescovo di Taranto, mons. Filippo Santoro, che ha celebrato la messa in Ilva. "Noi abbiamo accolto il desiderio e la disponibilità del ministro dell’Ambiente, Galletti – ha detto – a partecipare alla messa. Io ho dato il mio messaggio. Evidentemente si nota l’interesse del governo. Anch’io però ho detto che alle promesse devono seguire i fatUna messa alla quale hanno partecipato centinaia di lavoratori ai quali era da poco arrivata la notizia dell’ennesimo incidente in fabbrica verificatosi nella tarda serata di ieri.
dal blog tarantocontro.blogspot.com
Ilva un altro grave infortunio al rep. cokerie - Infortuni e incidenti avvengono ormai a ritmo settimanale. E' la situazione che sta precipitando! La prima bonifica in Ilva è la messa in sicurezza degli operai. Occorre una mobilitazione di tutta la fabbrica
Un operaio dell'Ilva ha riportato ustioni alla faccia e alle
mani cadendo su un piano di carica delle batterie 11 e 12 del reparto
Cokerie. Il fatto e' accaduto nella tarda serata di martedi
L'uomo e' stato trasportato prima nell'infermeria dello stabilimento e poi ricoverato in ospedale. La piattaforma in cui e' avvenuto l'incidente, informa il sindacato, ''e' bollente e per questo il lavoratore ha riportato ustioni''. Sono stati alcuni colleghi a dare l'allarme. L'operaio in seguito alla caduta e' svenuto. Sull'episodio stanno svolgendo accertamenti i funzionari dello Spesal".
L'uomo e' stato trasportato prima nell'infermeria dello stabilimento e poi ricoverato in ospedale. La piattaforma in cui e' avvenuto l'incidente, informa il sindacato, ''e' bollente e per questo il lavoratore ha riportato ustioni''. Sono stati alcuni colleghi a dare l'allarme. L'operaio in seguito alla caduta e' svenuto. Sull'episodio stanno svolgendo accertamenti i funzionari dello Spesal".
Carpenteria Ilva, 110 operai su 269 hanno noduli a tiroide
CHIUDERE SUBITO IL REPARTO E BONIFICARE, SPOSTANDO GLI OPERAI IN ALTRE AREE!
TARANTO – Nel reparto Carpenteria dello stabilimento Ilva di Taranto 110 lavoratori su 269 (media del 43%) hanno uno o più noduli alla tiroide. E’ quanto comunicato alla Fiom Cgil dal dottor Nicola Tota dell’ospedale 'Miullì di Acquaviva delle fonti (Bari), che ha condotto lo screening tiroideo...
Nelle conclusioni sull'esito dello screening tiroideo si sottolinea che
“pur non essendo il campione di lavoratori esaminati statisticamente
rappresentativo, anche considerando che trattasi di popolazione
selezionata e non avendo a disposizione un campione di controllo
confrontabile, la prevalenza di patologia nodulare tiroidea sembra in
linea con i dati della letteratura nazionale ed internazionale”. Nello
stesso reparto lavorava Nicola Darcante, l’operaio di 39 anni morto di
tumore il 16 maggio 2014.
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