Di seguito
il comunicato dei compagni del CSA Dordoni di Cremona pubblicato in seguito
all'arresto di due ragazzi arrestati martedì 31 marzo con l'accusa di
'Devastazione e Saccheggio' in seguito alle indagini in merito al grande Corteo
Nazionale Antifascista che ha attraversato le strade di Cremona lo scorso
sabato 24 Gennaio.
Apprendiamo dai giornali di oggi, 31 marzo,
dell'arresto di due giovani partecipanti al corteo del 24 gennaio con la
pesantissima accusa di devastazione e saccheggio, retaggio del tristemente noto
Codice Rocco. Proprio in un momento in cui la reale opposizione al governo
Renzi si concretizza nelle piazze e nelle lotte quotidiane e non nei comizi di
Salvini e Casapound, non a caso contestati ad ogni uscita di piazza, si ritorna
ad utilizzare l'accusa di devastazione e saccheggio: quando i movimenti si
fanno reali e operano concretamente rotture con la politica istituzionale,
puntuale ritorna la gravissima tendenza a colpire con accuse sproporzionate al
fine di terrorizzare e disincentivare la partecipazione attiva alle lotte
sociali. Non possiamo permettere che queste minacce, da parte di chi devasta e
saccheggia legalmente le nostre vite, vadano a segno: la solidarietà e la
partecipazione attiva alle lotte sono armi che vanno necessariamente sfoderate
come risposta quotidiana a queste intimidazioni. Non a caso, proprio per
tentare di spezzare questa solidarietà, sono stati arrestati due ragazzi non
facenti parte di strutture organizzate, pensando – ancora una volta
erroneamente - di creare imbarazzi e divisioni in merito: non possono esserci
divisioni se l'obiettivo è comune, se l'antifascismo è appannaggio di tutti, la
solidarietà è collettiva e altro non può essere.
Ribadiamo con tutta la forza e la chiarezza possibili
la nostra vicinanza a Mattia e Aioub, sapendo che né le lotte né la solidarietà
possono fermarsi dietro quattro mura.
IL 24 GENNAIO C'ERAVAMO TUTTI E TUTTE!
L'ANTIFASCISMO NON SI PROCESSA! LIBERI TUTTI!
CSA Dordoni
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