Ieri, 14 agosto, il Presidente del consiglio Renzi ha fatto un "rapido" giro per il Sud Italia, Campania, Calabria e Sicilia:
un giro propagandistico in stile mussoliniano, mancava solo che spostasse i
carri armati da un posto all'altro per
dimostrare che l'Italia è forte, ce la farà da sola, e via di questo passo, come
gli piace dire, con un atteggiamento arrogante e da vero sbruffone, un altro "signor
ci penso io" ed ennesimo uomo della provvidenza…
Ma il giro gli era necessario
soprattutto per strigliare i presidenti delle regioni, intimandogli di spendere
i soldi dei fondi europei dopo che lui è stato strigliato ancora una volta dai
burocrati di Bruxelles.
E infatti le puntate nelle tre
regioni, rispetto alle vertenze in corso legate allo sviluppo industriale ed
economico in generale, hanno dimostrato che solo di parole si tratta… a Gela e
a Termini Imerese ha promesso ancora una volta… il suo impegno!
Le contestazioni che Renzi a
Napoli, a Gela, ha ricevuto, sebbene dimostrino che una parte dei proletari e
degli attivisti politici e sindacali ha ben compreso che di chiacchiere si
tratta e la vera natura di questo governo, risultano però ancora inadeguate
alla necessità della gravità del momento, vedi a Termini Imerese la scarsa presenza
operaia, così come della cittadinanza ma anche
l'assenza di altre realtà di movimento.
A Termini Imerese abbiamo
protestato in piazza subito al nostro arrivo mentre ancora non c'erano né Renzi
né Crocetta. Le nostre compagne hanno dato inizio in prima fila esponendo un
cartello e denunciando a gran voce i "fatti" di questo governo,
seguite subito dagli altri compagni, e per questo subito disturbate dagli
agenti della digos, mentre un discreto apprezzamento veniva mostrato da una
parte dei presenti in piazza;
Mancava il grosso degli operai Fiat, alcuni
stavano in disparte non intervenendo pur condividendo le nostre critiche (compreso
un operaio della Fincantieri che ci conosce e vive a Termini) mentre un
gruppetto di operai soprattutto dell'indotto in rappresentanza della Fiom di
Mastrosimone e Rappa (il primo stava dentro il Municipio tutto tronfio in attesa
del suo collega Renzi) il secondo si aggirava nella piazza senza aver il coraggio
di intervenire direttamente, non appena è partita la nostra denuncia pubblica,
si è scagliato contro di noi dicendo espressamente che non bisognava disturbare
Renzi, con un atteggiamento fascistoide, "voi oggi qui non dovete
parlare!", che dovevamo andarcene, che non eravamo stati mai nella lotta…
e qualcuno ha provato perfino a toccare le bandiere non riuscendo però
nell'intento! Sono stati subito spalleggiati dalla digos presente in grande
stile che ci invitava ad andarcene perché "gli operai non vi
vogliono" e "voi usate la Costituzione interpretandola a modo vostro!",
"voi siete provocatori"…
Naturalmente abbiamo respinto nei
modi dovuti ogni tentativo di intimidazione sia fisico da parte del gruppo di
operai che anche abbastanza minaccioso della digos, vi denunciamo per oltraggio
…, e abbiamo ancora di più denunciato pubblicamente tutto questo. Si è creato un
grande capannello e l'attenzione dei giornalisti presenti; in diversi hanno
condiviso la protesta e poi alcuni sono rimasti accanto a noi anche dopo
discutendo e criticando l'agire di questi operai della Fiom/Mastrosimone.
Questo stesso gruppo da un atteggiamento spavaldo e arrogante, vista la nostra
determinazione, è subito dopo tornato per parlare e tentare di
"chiarire" la loro posizione, soprattutto perché erano preoccupati
che all'arrivo di Renzi avremmo potuto rovinare l'"accoglienza"!
Abbiamo ancora una volta ribadito la necessità della denuncia e della protesta e
la loro cecità del non comprendere questa necessità.
Nell'attesa abbiamo continuato a
distribuire volantini continuando ad argomentare con altri operai e presenti.
All'arrivo di Renzi abbiamo
continuato a sventolare le bandiere di Proletari Comunisti e Slai Cobas s.c. e gridare slogan contro il governo:
"Lavoro…lavoro.." e "Via il governo dei licenziamenti, della
disoccupazione e precarietà permenente, della guerra, della repressione…" a cui si sono uniti i fischi di una parte dei presenti.
*****Da La Repubblica Palermo on line
14 AGOSTO 2014
Termini, in attesa di Renzi tensione tra
gli operai
Ci sono stati momenti di tensione davanti al
Municipio di Termini Imerese, dove stava per arrivare Matteo Renzi. Tutto è
cominciato quando alcuni esponenti del sindacato Slai Cobas e dei Comunisti
proletari hanno gridato alcuni slogan contro il presidente del Consiglio. A
questo punto sono intervenuti alcuni operai della Cgil che non hanno gradito le
contestazioni contro Renzi. Qualche spintone e poche urla, poi la situazione è
tornata alla normalità grazie anche all'intervento delle forze dell'ordine. (giorgio ruta)
http://video.repubblica.it/edizione/palermo/termini-in-attesa-di-renzi-tensione-tra-gli-operai/174855/173485
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-27539cfc-3964-460d-b20d-a5b8fd1a36d4-tgr.html#p=0
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-27539cfc-3964-460d-b20d-a5b8fd1a36d4-tgr.html#p=0
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