Ieri al Carnevale di Statte-Taranto, una delegazione di disoccupate lavoratrici del MFPR, a sostegno con volantinaggi, affissione locandine, del carro contro i femminicidi, fatto dal gruppo di ragazze di "Infernal Revolution"
MA SOPRATTUTTO PER CHIAMARE LE DONNE, LE RAGAZZE DI STATTE A VENIRE LORO A TARANTO PER FARE L'8 MARZO ROSSO E DI LOTTA!
Il volantino diffuso ieri
Noi lavoratrici, disoccupate, già
in lotta a Taranto
per il lavoro, reddito, case, noi che il 25 nov. abbiamo
fatto lo “sciopero delle
donne” contro femminicidi, stupri ma anche contro l'insieme
degli
attacchi, oppressioni alle nostre condizioni di vita
QUEST'ANNO A TARANTO L'8
MARZO INVADIAMO LA CITTA'
e chiamiamo le ragazze, le studentesse ad esserci!
e chiamiamo le ragazze, le studentesse ad esserci!
concentramento p.zza
Ramellini ore 9
per andare con presidi
vivaci
a p.zza Castello
Noi
donne non vogliono più solo denunciare, lamentarci, ma ci stiamo
ribellando e stiamo lottando. E
diciamo: “mai più come prima!”, agli uomini che odiano le donne,
ai padroni, al governo, allo Stato che odia le donne;
“tutta la vita deve cambiare!”
Nella
nostra realtà di Taranto e provincia alcuni problemi: lavoro,
reddito, casa, servizi
sanitari rappresentano un macigno sulla condizione di noi
donne.
Senza lavoro, senza reddito, senza casa noi donne siamo di
fatto
dipendenti dagli uomini, e non solo economicamente, non
possiamo fare
scelte, non possiamo rompere rapporti violenti, non possiamo
liberarci di situazioni familiari oppressive; nello stesso
tempo,
quelle che hanno la "fortuna" di lavorare vengono umiliate
e offese con lavori a nero, anche subendo ricatti sessuali, a
pochissime ore e salario che ugualmente non permettono
indipendenza,
scelte di vita; a tutto questo si aggiunge il costo dei
servizi
sanitari particolarmente gravoso in zone come le nostre a
rischio
salute, e la grave situazione che esiste negli ospedali della
nostra
provincia con il grande numero di medici obiettori di
coscienza, che
impedisce alle donne il diritto d'aborto e quindi una libera
scelta. Alle ragazze viene imposta una cultura falsa, usata
per opprimerci; una scuola che dopo gli studi ci riserva un
futuro
precario o addirittura un non futuro.
Noi
non vogliamo frasi ipocrite una volta all'anno dai
rappresentanti istituzionali, vogliamo conquistare risultati
concreti. Per
questo, è il nostro grido, la nostra forza che si deve
sentire!
Noi non siamo "vittime" da commiserare o assistere, ma siamo donne in lotta contro tutti i "sepolcri imbiancati"!
Noi non siamo "vittime" da commiserare o assistere, ma siamo donne in lotta contro tutti i "sepolcri imbiancati"!
L'8
marzo scendiamo in piazza anche per Ilaria di Statte, uccisa
dal suo
fidanzato, per dire: basta con la paura, basta con
l'accettare
rapporti schifosi; scendiamo in piazza per la donna
Bielorussa
massacrata a Taranto e data fuoco dal suo ex, per farle
sentire che
non è sola; per Carmela di 13 anni perchè ad aprile i suoi
stupratori vengano condannati ma poi si apra un processo
contro le istituzioni che l'hanno colpevolizzata e uccisa,
ecc.
VI
ASPETTIAMO A TARANTO L'8 MARZO!!
Le
disoccupate, lavoratrici del Movimento Femminista Proletario
Rivoluzionario
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