domenica 2 marzo 2014

pc 2 marzo - IL CORTEO NOMUOS ROMPE TUTTI I DIVIETI E ARRIVA ALLE PARABOLE







Combattere contro il Muos per combattere
contro la strategia della guerra imperialista della distruzione dell'ambiente e delle persone e combattere contro la repressione
scatenata da tutti i governi contro chiunque provi a ribellarsi ai loro piani.


Nel contesto attuale della ennesima profondissima crisi da sovrapproduzione dell'imperialismo, che i governi, i padroni e i loro scribacchini chiamano "crisi economica", ma che invece è l'ennesima prova della crisi intrinseca di un sistema sociale che distrugge esseri umani e beni materiali, la necessità della guerra si fa sempre più pressante per i padroni del mondo: i miliardi di profitti fatti sfruttando in maniera selvaggia le lavoratrici e i lavoratori di tutto il mondo vengono spesi in macchine di morte e nella preparazione di nuove guerre per fare "ripartire l'economia"!


Questa è la sostanza della necessità degli Usa e del governo imperialista italiano di installare al centro del Mediterraneo questo strumento di morte, imponendo nei fatti un moderno fascismo che passa sopra ad ogni diritto, anzi pretendendo che le masse popolari direttamente interessate dicano di sì e basta! come se fosse normale accettare macchine che producono malattie, che producono morte e distruzione, come se fosse normale accettare di essere presi in giro con le parole e le "analisi scientifiche" dei loro "centri di ricerca". E Operazione Ninfea (come riporta un articolo del Corriere della Sera) è il nome che questi centri hanno dato alla strategia americana che si sviluppa anche attraverso l'installazione del Muos, al centro del Mediterraneo, per contrastare la conquista dell'Africa da parte di altri paesi (Cina e i "paesi emergenti", Francia ecc.) con la scusa del controllo delle "aree di crisi" (cioè petrolio e materie prime) e cioè di tutti i paesi arabi, spesso con la scusa degli "aiuti umanitari"!
Ma proprio le lotte delle masse popolari che sono partite da questi paesi dimostrano, invece, ogni volta, che là dove c'è oppressione, c'è resistenza e non c'è ambito della vita che non venga toccato, dal lavoro alla salute…


Nel nostro paese, dalla lotta contro il TAV in Val Susa a quella contro il Muos a Niscemi, passando per le tante altre lotte sparse su tutto il territorio, dalla Sardegna alla Puglia, si deve rinnovare la capacità di contrastare i piani di distruzione dei governi imperialisti, perché i diritti si conquistano con la lotta e con la lotta si devono difendere; perché sono le masse che fanno la storia!


Organizziamoci per spazzare via questo sistema di morte!


Circolo proletari comunisti Palermo – prolcompa@libero.it – 338.7708110

fip 28.2.14

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