Il Sindaco di Palermo Orlando che dice che il sindaco “lo sa fare” questo lo “sa bene” perché è lui che in questa città aumenta il livello di tensione, partecipando di fatto alla repressione, quando non fa nulla per risolvere il problema dei precari storici (anzi, ha detto che non li vuole nemmeno gratis!), dell'inquinamento ambientale, quando chiama la polizia per sgomberare le case occupate, e non usa i milioni e i beni materiali sequestrati alla mafia... e tutto questo mentre si riempie la bocca di “legalità”, e infatti si tratta della “legalità” della classe borghese che è di fatto illegalità sociale diffusa che porta a continui disastri sociali!
Questo modo di agire populista e vigliacco - prima farsi eleggere con programmi stellari e poi dire che non possono fare niente perché non ci sono soldi - lo hanno in comune i cinque sindaci grillini in giro per l'Italia e il sindaco di Messina.... che dice che non può fare niente per tutti quelli che bussano alla sua porta e che così non si può amministrare la città. Viene da sé che per coerenza e dignità personale,, a questo punto, ci si dovrebbe dimettere e con gesto eclatante consegnare le chiavi della città al Presidente della Repubblica... e abbandonare la poltrona imbottita di soldi!
L. stabilita': sindaco Palermo, politiche su spesa pubblica sono mannaia sociale
Palermo,
11 nov. - (Adnkronos) - "Mai come in questo momento le politiche
di contenimento della spesa pubblica si stanno trasformando in una
mannaia sociale, che rischia solo di deprimere ulteriormente
l'economia creando nuovi disoccupati e nuovi poveri". A dirlo è
il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, annunciando l'adesione
dell'Amministrazione comunale alle manifestazioni indette a livello
nazionale da Cgil e Uil per chiedere al Governo e al Parlamento
nazionali un nuovo approccio ed una nuova nuova filosofia in vista
dell'approvazione dell'imminente manovra economica. In particolare,
il Comune di Palermo aderisce all'iniziativa territoriale indetta per
il 15 novembre in città. "Facciamo nostra la battaglia affinché
il riequilibrio dei conti pubblici si accompagni con una chiara
scelta di campo per la coesione e la solidarietà sociale - spiega il
primo cittadino - e perché siano individuati strumenti seri per il
rilancio della crescita e dell'occupazione. Le Amministrazioni locali
sono oggi la linea di frontiera del rapporto fra Stato e cittadini e
continuando nella politica di tagli e limitazioni alla spesa, si
ritroveranno presto, se già non si trovano, nell'impossibilità di
garantire i servizi essenziali". Per Orlando "di fronte ad
un sistema di tagli indiscriminati e privi di una visione sociale, a
farne le spese non sono e non saranno né gli sprechi né i
meccanismi clientelari, ma soltanto i servizi essenziali e quindi, in
ultima analisi, le fasce sociali più deboli e già provate dalla
crisi".
(11
novembre 2013 ore 21.32)
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