Oggi 15 Novembre a
Palermo si è tenuta la manifestazione di studenti e lavoratori con la parola d'ordine
“assediamo i palazzi del potere”.
Il corteo do 10.000 studenti è partito alle 9.30 da Piazza Castelnuovo (politeama) dove già i
giovani compagni di proletari comunisti stavano volantinando esprimendo massimo
sostegno alla grande giornata di lotta. Aggiungendo inoltre che dopo le due
grandi giornate di Roma vogliamo portare avanti la lotta con l'assedio ai palazzi
del potere e che la borghesia deve vivere con il nostro fiato sul collo
costantemente, anche in solidarietà dei senza casa e contro questo governo dei
padroni. In tutto questo molti ragazzi hanno chiesto informazioni sul volantino
con curiosità.
Nel frattempo una nostra compagna distribuiva il volantino MFPR
sullo sciopero delle donne del 25 Novembre alle
giovani studentesse, che con molto interesse si sono documentate sulla
questione e hanno apprezzato molto a tal punto che, qualche ragazza ne ha
voluto più di uno per volantinarlo anche alle loro amiche o compagne.
Al corteo hanno aderito diverse scuole superiori: Meli,
Cannizzaro, Regina Margherita, Benedetto Croce, Ipsia Medi e molte altre; i
sindacati di base hanno partecipato al
fianco degli studenti boicottando la piazza filo-padronale di cgil-cisl-uil e i
loro figliocci dell’udu futuri sindacalisti in carriera. Quest’ultimi ancora
una volta confermano la propria natura infame non perdendo tempo a fine
mattinata a “prendere le distanze” dagli scontri avvenuti a piazza
indipendenza.
Il corteo ha proseguito per Via Ruggero Settimo incontrando i primi celerini schierati
davanti alla Mondadori per difendere la libreria che 2 anni addietro ha
ospitato la presentazione di un libro fascista, la dura opposizione del
movimento antifascista in quell’occasione è ancora viva nei ricordi della
questura.
Arrivati al Teatro Massimo piazza dei sindacati confederali,
i giovani studenti gridavano gli slogan del tipo: "Chiediamo diritti, ci
danno polizia è questa la loro democrazia" o pure per i sindacati
confederali "Uil, Cisl, Cgil li pagano i padroni, contro i
lavoratori" e anche "siamo tutti antifascisti" e ovviamente gli
studenti ripetevano anche la parola “assedio” più volte.
Durante il corteo abbiamo distribuito anche il volantino
sull'India in solidarietà agli studenti e docenti arrestati e colpiti dalla repressione
perché sostengono la Guerra Popolare nel proprio paese dove la stessa borghesia
criminale italiana, si riferisce a esso come “la più grande democrazia del mondo”
quando in realtà è uno stato fascista e questi fatti ne sono la conferma.
Alcuni studenti hanno appreso con interesse circa la campagna internazionale di
solidarietà e si sono resi disponibili per partecipare attivamente ad essa.
Il corteo è passato dalla cattedrale e dalla questura per poi infine entrare a
piazza indipendenza, e arrivati li il corteo si è fermato davanti la regione
che era protetta da due camionette della polizia e una dei carabinieri che fino
a quel momento era stata in testa al corteo.
Come al solito il Presidente della Regione Crocetta non ha avuto
il coraggio di affrontare i veri problemi di questa città, non incontrando
tanti studenti che non hanno un futuro davanti a loro e i lavoratori che sono o disoccupati o precari
con stipendi al minimo, e ha lasciato il lavoro sporco ai servi-mercenari della
borghesia.
Infatti dopo un po’
di proteste e di slogan contro la polizia gli studenti, sono
stati caricati a freddo dai celerini.
La carica è stata breve grazie alla
prontezza di studenti e compagni che hanno tenuto la posizione, nella
confusione qualche studente è inciampato e una compagna degli Studenti Medi
Palermo è stata presa dalla digos che la teneva ferma mentre un “prode” celerino
le dava una manganellata in testa.
Mentre la compagna è stata messa dentro la camionetta gli
studenti, i compagni e tutti i lavoratori si sono ricompattati e riposizionati
davanti la polizia per chiedere il rilascio immediato della compagna, che è
avvenuto pochi minuti dopo grazie alla determinazione e alla rabbia degli
studenti che hanno protestato con forza con slogan e qualche lancio di pietre
verso la polizia.
Dopo un po’ gli studenti si sono spostati all'università per
raggiungere una ex copisteria non più attiva che hanno occupato.
Durante il corteo erano arrivate anche notizie che alcuni
lavoratori ed esponenti del movimento per la casa e movimento No Muos hanno
occupato l'assessorato alla famiglia e l'assessorato all'ambiente.
Andati via gli studenti, ha avuto luogo un'assemblea dei i
lavoratori dello Slai Cobas per il Sindacato di Classe tenuta dal segretario
provinciale dove è stato spiegato il perché e l'importanza di questa lotta
contro questo governo che il denaro l'ha ma lo gestisce a suo piacimento con
l'acquisto di armamenti che al popolo non servono a nulla, perché sono armi che
userà se il caso la borghesia contro noi proletari e che dobbiamo assediare questi
palazzi e cacciare via questi criminali e che siamo legittimati a fare TUTTO in
tutti i sensi, per cambiare questo sistema capitalista basato sul profitto e
che questa lotta bisogna trasmetterla ai giovani.
Dopo il compagno a spiegato alle donne anche il perché le
donne sono tenute a scioperare il 25 novembre elencando i problemi delle donne in
questa società: doppio lavoro, doppia oppressione, salari minori, violenza
maschile ecc. Per rivoltare come un calzino questa società.
Anche questo 15 di novembre è stato un giorno di lotta molto
importante per continuare ciò che abbiamo iniziato a Roma il 18 e il 19
ottobre, e come al solito le istituzioni rispondono con la repressione per
paura che un giorno le masse popolari riescano ad abbattere il governo dei padroni
criminali, che fa morire di fame tanti proletari e che lascia tante famiglie
senza casa.
Di sicuro la lotta non finisce qua e gli studenti
Palermitani con i lavoratori si troveranno di nuovo in lotta con la parola
d'ordine di assediare i palazzi del potere. Le masse popolari sono stufe e
senza lavoro e soprattutto senza un futuro, non ci resta che lottare concretamente
fino alla vittoria per cambiare d'avvero in tutto la società e crearne una
nuova.
Per il circolo proletari comunisti
Il compagno Salvo
Nessun commento:
Posta un commento