Ad un anno dalla morte degli operai nella azienda Eureco : primo non dimenticare!
Oggi quattro novembre 2011, esattamente ad un anno dall’uccisione di quattro operai, siamo davanti al luogo dove sono bruciati i quattro lavoratori: l’Eureco di via Mazzini a Palazzolo Milanese quartiere del comune di Paderno Dugnano.
Portiamo dei fiori per Leonard Shehu (37 anni ), Harun Zekiri (44 anni ), Salvatore Catalano (55 anni), Sergio Scapolan (63 anni). Sono questi in ordine d’età dal più giovane al più anziano, i lavoratori che sono bruciati come torce in un’azienda situata di fianco alla superstrada più trafficata dell’hinterland milanese.
Portiamo dei fiori per non dimenticare quelle che vengono comunemente definite “morti
bianche”,avvenute nel nostro Comune, ma che invece sono frutto di un processo produttivo malato, ignorante e centrato esclusivamente sul massimo profitto.
Quella delle morti sul lavoro, è una strage quotidiana, una strage silenziosa, che miete più vittime che in una guerra. Ma i "riflettori" su queste stragi, su questo stillicidio quotidiano, sono perennemente spenti, si riaccendono solo quando muoiono almeno tre lavoratori nella solita azienda, per poi rispegnersi subito dopo.
Invece i mezzi d'informazione hanno il dovere morale di parlarne, ma non solo quando ci sono infortuni o morti sul lavoro. Per questo vi ringraziamo per la vostra partecipazione.
Non vogliamo qui ripetere tutta la vicenda, che i giornalisti locali conoscono oramai a memoria. Dalla dinamica del fatto scaturito dalla mancata formazione dei lavoratori, all’uso di ricatti soprattutto nei confronti dei lavoratori extracomunitari, all’imprenditore abituato a processi e sanzioni (per altro di poco conto) per il non rispetto delle leggi, ed ad altri morti bruciati.. Dal decentramento delle responsabilità lavorative alla sicurezza solo sulla carta. Per non parlare degli enti pubblici certificatori, che danno permessi e non fanno controlli.
Stiamo aspettando l’inizio del processo, presso il tribunale di Monza, per avere come giustamente sostengono le compagne, le mogli e i figli degli operai che non hanno fatto più ritorno a casa, una cosa sola: giustizia.
Come “Comitato per il sostegno delle famiglie delle vittime e dei lavoratori Eureco” continueremo a fare quello che la solidarietà tra lavoratori e tra tutti gli esseri umani ci impone, sostenere con le nostre poche forze i familiari delle vittime ed i lavoratori rimasti disoccupati.
Abbiamo distribuito fin’ora circa diecimila euro, raccolti con la solidarietà tra i lavoratori, abbiamo ricevuto in cambio rapporti umani ricchissimi.
Ci rammarichiamo soltanto che l’Ente Locale di Paderno Dugnano, abbia parlato molto ma fatto molto poco. Anche queste sono scelte, visto che altri comuni, hanno parlato meno, ma sostenuto di più i lavoratori e le famiglie coinvolte.
Vi anticipiamo le azioni che stiamo organizzando, e che seguiranno alle iniziative odierne
17 novembre Assemblea sulla sicurezza nel Nord Milano (Auditorium Tilane)
19 novembre Cena con sottoscrizione per i dipendenti Eureco(Circolo Arci Palazzolo M)
25 novembre Concerto per raccolta fondi per dipendenti Eureco all’ex cinema Splendor di Paderno.
La politica attuale, che toglie i diritti dei lavoratori, non potrà certo contribuire a modificare questa situazione.
Auspichiamo, attraverso la consapevolezza e la responsabilità di tutti , un forte cambiamento sul tema della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro.
Grazie e non dimentichiamo.
Comitato di sostegno delle famiglie delle vittime e dei lavoratori Eureco Paderno Dugnano 04/11/2011
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