La repressione israeliana non può fermare la Primavera araba anche in Palestina
Solidarietà con i palestinesi. Basta con la complicità dell’Italia con la politica israeliana
Lunedì 16 maggio ore 17.30 manifestazione
a Roma in Piazza San Marco
Il diritto al ritorno e l’autodeterminazione del popolo palestinese non possono continuare ad essere negati da Israele e dalle istituzioni internazionali.
Migliaia di profughi palestinesi dai campi disseminati in Libano, in Siria, a Gaza hanno di nuovo imposto all’agenda politica del Medio Oriente e a livello internazionale la questione palestinese.
La Giornata della rabbia palestinese ha coinciso con l’anniversario della Nakba, l’anniversario della pulizia etnica del’48 da parte del nascente Stato di Israele
Il bilancio provvisorio è di numerosi palestinesi uccisi e feriti, in parte sul confine libanese, in parte lungo quello sirianio e poi su quello di Gaza. Ma incidenti e scontri sono avvenuti anche in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. Manifestazioni, nonostante i divieti, sono avvenuti anche tra i palestinesi che vivono in Israele. Tutte le Palestine oggi sono tornate ad essere una sola Palestina in lotta per affermare nuovamente il diritto all’autodeterminazione, ad una pace fondata sulla giustizia e dunque anche sul diritto al ritorno dei profughi palestinesi. A Gaza, per la prima volta in quattro anni, i sostenitori di Fatah e Hamas hanno marciato insieme e i leader di tutte le organizzazioni sono intervenuti insieme nelle manifestazioni. E’ il segno che l’accordo di riconciliazione nazionale sta dando i suoi frutti positivi anche in direzione della resistenza comune all’occupazione israeliana.
Non possiamo non denunciare ancora una volta la complicità delle istituzioni italiane con la politica israeliana. Non solo il governo Berlusconi ma anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che si trova in visita in Israele, anche in questo caso si è trovato nel posto sbagliato ed ha rilasciato dichiarazioni sbagliate. Il Presidente Napolitano ha affermato di condividere pienamente la politica del governo Berlusconi su Israele e Palestina e proprio in occasione della giornata della Nakba palestinese ha affermato ''non e' accettabile considerare la fondazione dello Stato di Israele un disastro, al di la' delle interpretazioni che nel mondo arabo si danno di quell'evento storico''.
Con le manifestazioni di oggi, la giornata della rabbia palestinese è entrata come protagonista nella Primavera araba e dei movimenti che intendono cambiare l’assetto politico del Medio Oriente. L’occupazione e l’apartheid israeliano non potevano pensare di rimanere immuni al vento che sta cambiando nella regione.
Già domenica pomeriggio attivisti solidali con la Palestina, protagonisti della grande e bella manifestazione di sabato a Roma hanno manifestato davanti all’ambasciata israeliana e chiamano a mobilitarsi nuovamente per lunedì 16 maggio in piazza San Marco alle ore 17.30.
Roma, 15 maggio
Il Forum Palestina
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