Il governo Berlusconi e Berlusconi personalmente ricevono un duro colpo dal risultato delle elezioni di Milano. Per questo non possiamo che unirci alle manifestazioni e ai sentimenti di gioia proletari e popolari per lo schiaffo dato a Berlusconi-Moratti.
Ma Pisapia è sostenuto da settori importanti della borghesia, per questo non può rappresentare gli interessi proletari e popolari. Per questo è necessario marcare la distinzione dall'arco della falsa sinistra elettoralista.
Siamo contro Berlusconi, ma siamo socialmente anche per la contrapposizione di classe all'intero arco dello Stato e degli schieramenti della borghesia, così siamo politicamente contro tutto l'arco dei partiti parlamentari e delle forze elettoraliste in campo.
A Napoli il governo non riesce a capitalizzare l'opposizione alla giunta di centrosinistra, anzi cresce l'astensionismo operaio e popolare e cresce la presenza di una opposizione riformista, ma che si pone come alternativa al centro destra come al centro sinistra, rappresentata da De Magistris.
Ora si tratta di rilanciare la lotta sociale e politica con più forza e determinazione.
A Torino e Bologna invece non cambia nulla e questo è un male; operai e masse popolari non fanno sentire forte e chiara la loro voce.
Serve una politica proletaria rivoluzionaria organizzata come quella di proletari comunisti, serve il sindacalismo di classe sui posti di lavoro, oltre l'attuale presenza fiom-sindacalismo di base.
Proletari comunisti
17 maggio 2011
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