DEMOCRAZIA O AUTOCRAZIA?
Il presidente della Repubblica, in visita ai suoi amici, grandi massacratori di palestinesi, dell'entità sionista - è affiliato all'associazione Sinistra per israele - fiuta che il momento politico non promette affatto bene, ed ammonisce, riferendosi all'Italia: "la democrazia va difesa: non è affatto automatico che, una volta conquistata, essa valga per sempre".
Nelle stesse ore il Padrino di Arcore si reca al seggio - allestito nella scuola Dante Alighieri di via Scrosati, a Milano - e vi resta quarantacinque minuti: così ha modo di improvvisare un comizio, e vomitare le sue solite str...ate.
...ha, come è d'uso fare, ancora una volta violato la legge borghese: secondo quanto stabilito dal legislatore (il Parlamento borghese), nelle giornate in cui si vota - a differenza del giorno prima - non vige l'obbligo del silenzio elettorale.
Il codice di regolamentazione della legge elettorale prevede che, per poter esercitare il diritto di fare campagna elettorale - ed un comizio non si può non catalogare come tale - occorre stazionare ad almeno cento metri di distanza dalle sedi dei seggi.
Si tratta di un piccolo episodio, ma è l'ennesima dimostrazione della volontà autocratica del Cavaliere Nero, che se ne frega della legge borghese perché, come Luigi XIV di Francia, ritiene di essere lui lo Stato; ma per fortuna non è così.
Genova, 16 maggio 2011
Stefano Ghio - Comitato promotore Circolo Proletari Comuinisti Genova
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