una nuova denuncia
Ragazze Liceali denunciano
«Noi, testimoni di episodio di razzismo su bus a Bari»
. Qualche giorno fa l'episodio di un controllore delle ferrovie Appulo
Lucane
Solo qualche giorno fa un controllore delle ferrovie Appulo Lucane è stato
multato con 10 giorni di sospensione dello stipendio per aver pesantemente
insultato un immigrato trovato su un treno senza biglietto. Oggi tre
studentesse di Bari scrivono una accorata lettera alla Gazzetta in cui
stigmatizzano il comportamento di un paio di controllori della società di
trasporto pubblica, nei confronti di due ragazze di colore. Un episodio su
cui tutti noi dovremo riflettere
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IL TESTO DELLA LETTERA-DENUNCIA:
Con questa lettera vorremmo denunciare un episodio di razzismo a cui abbiamo
assistito. Tutto è successo il 6 Maggio verso le ore 20:00. Ci trovavamo su
un autobus dell'A.M.T.A.B.; il solo passeggero oltre a noi era un ragazzo
italiano. Lungo il tragitto sono salite due ragazze di colore, delle quali
una ha timbrato immediatamente il biglietto, l'altra alla fermata
successiva, alla quale sono saliti tre controllori. Uno di loro,
accorgendosi che il ragazzo non era in possesso del biglietto, si è rivolto
all'autista per farglielo comprare sul momento; nel frattempo, il suo
collega verificava che le ragazze viaggiassero regolarmente. Quindi il
controllore ha iniziato ad accusare una delle due ragazze di aver obliterato
il biglietto solo dopo averli visti salire. Alzando la voce, l'ha aggredita
con un comportamento poco professionale.
Una di noi ha provato a prendere le parti delle ragazze facendo notare che
al ragazzo italiano non solo non era stata fatta alcuna contravvenzione ma
gli era anche stato consigliato, dal controllore stesso, di acquistare il
biglietto seduta stante. Inutile dire che la risposta ottenuta è stata
altrettanto maleducata.
Questo episodio è indice di un pregiudizio verso gli extracomunitari ancora
fortemente radicato nella nostra società e di un maschilismo che ci
illudiamo sia scomparso ma che invece non accenna ad abbandonare la
mentalità comune. La cosa più preoccupante è che questi comportamenti siano
presenti in persone che dovrebbero amministrare, sebbene in piccola parte,
la giustizia quotidiana.
Noi, in quanto ragazze e cittadine italiane, vogliamo lanciare il nostro
appello di protesta per far sì che in futuro, certi comportamenti
scompaiano. Purtroppo sappiamo che questi pregiudizi esistono da troppo
tempo per poter essere sradicati così facilmente. Martin Luther King una
volta disse "Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i
pesci ma non abbiamo imparato l'arte del vivere come fratelli". Sono passati
circa 20 anni dalla fine dell'apartheid e in Italia le suffragette ottennero
il diritto di voto ben 65 anni fa (nel 1946); eppure ancora oggi siamo
costretti ad assistere a scene di razzismo e maschilismo.
Dobbiamo ricordarci che se oggi noi donne abbiamo dei diritti, proprio come
le persone di colore, dobbiamo ringraziare chi prima di noi ha combattuto
per ottenerli e per farli rispettare. Adesso è il nostro turno di sostenere
e mandare avanti il progetto di accettazione nei confronti del "diverso".
Per quanto sia difficile bisogna avere la pazienza, il coraggio e la voglia
di combattere chi calpesta i nostri diritti. Non è ammissibile celarsi
dietro una frase fatta come "cosa potrei mai fare io?", se tutti i grandi
personaggi della storia si fossero nascosti dietro frasi come queste ora i
neri non avrebbero nessun tipo di diritto e le donne non potrebbero votare.
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