dal MFPR:
I SOLDI DELLE PENSIONI DELLE DONNE A GUERRA E PADRONI!
Al danno è seguita la beffa. “I risparmi derivati dalla parificazione dell'età pensionabile nella pubblica amministrazione, quasi 4 miliardi di euro tra il 2010 e il 2020 saranno usati non ad “interventi dedicati a politiche sociali e familiari, con particolare attenzione alla non autosufficienza e all'esigenza di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare delle lavoratrici...” (ma) “... le prime due trance dei 4 miliardi sono stati spesi in tutt'altro modo... la legge di stabilità 2011 ha previsto che dal “fondo strategico” (a cui erano stati destinati questi soldi con il decreto anticrisi del 2009) siano sottratti 242 milioni di euro, destinati ad una serie di misure che nulla hanno a che vedere con la conciliazione: tra le varie destinazioni... missioni internazionali di pace, ammortizzatori sociali, come spiega il sito delle economiste Ingegnere”. (Da La Repubblica del 19 maggio 11).
Già avevamo denunciato le ipocrite giustificazioni sulla “parità” uomo-donna dell'aumento dell'età pensionabile delle lavoratrici, lì dove, invece, aumenta sempre più la condizione di discriminazione delle donne sull'occupazione, sui salari (più bassi del 30%), sulle condizioni di lavoro; e lì dove aumenta la fatica e l'onere del doppio lavoro delle donne. Già avevamo respinto l'altra grossa ipocrisia circa l'uso dei soldi risparmiati sulle pensioni per “alleviare il gravoso carico delle donne in famiglia”, lì dove contemporaneamente il governo va avanti nel taglio dei servizi essenziali (asili nido, sanità, scuole, ecc.) e nell'aumento del costo della vita che significa aumento del lavoro domestico per le donne.
Ma oggi veniamo a sapere che questi soldi, sottratti alle lavoratrici, vengono usati per finanziare le “missioni internazionali di pace” che tradotto nei fatti significano missioni di guerra (dove vengono bombardati e uccisi civili, tra cui tante donne come noi); o usati per “ammortizzatori sociali” che tradotto vuol dire aiutare i padroni a licenziare, a mettere in cassa integrazione migliaia di operai, tra cui le prime sono donne.
VALE A DIRE ATTACCANO LE PENSIONI PER PEGGIORARE LA CONDIZIONE DELLE LAVORATRICI
E USANO I RISPARMI SULLE NOSTRE PENSIONI PER POLITICHE DI MORTE E DI TAGLI AI POSTI DI LAVORO!
NO! NON CI STIAMO!
NE' SIAMO PER LE POLITICHE DI “CONCILIAZIONE TRA LAVORO E FAMIGLIA”, COME PROPOSTO DALLE PARLAMENTARI, in maniera trasversale, dalla Bonino a quelle del PD, alla Carfagna, o DALL'ACCORDO SOTTOSCRITTO TRA GOVERNO E SINDACATI, COMPRESA LA CGIL, perchè esse sono da un lato un bluff, dall'altro un modo per mantenere e rafforzare il nostro ruolo di “ammortizzatori sociali” nella famiglia.
NOI SIAMO PER UNA “POLITICA” E PRATICA DI LOTTA SUL LAVORO E NELLA FAMIGLIA!
PROVATE A STARE UN GIORNO SENZA LE DONNE!
PROVIAMO A FARLI STARE SENZA LE DONNE!
Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
19.5.11
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