Scontri, morti e tensione in Israele per il Naqba day
E’ stata una giornata pesante per Israele. Sei morti al confine con il Libano, dieci alla frontiera con la Siria, effetto degli scontri tra esercito israeliano e rifugiati palestinesi che manifestavano per il Naqba Day, il «Giorno della Catastrofe», così ricordato dagli arabi per la proclamazione dell’indipendenza di Israele nel 1948 e la conseguente espulsione di 700mila palestinesi da quella terra. Nella Striscia di Gaza fonti locali parlano di un giornalista colpito e ucciso a Beit Hanoun e di un ragazzo palestinese rimasto ucciso dal fuoco dei soldati israeliani nella zona del valico di Erez, sempre nel nord della Striscia, dove una settantina sarebbero i feriti. Al confine tra la Siria e le alture del Golan i militari israeliani hanno aperto il fuoco: due persone sono morte e quattro sono state ferite in modo grave a Majdal Shams. – Israele ha accusato il governo siriano del presidente Bashar al-Assad di aver orchestrato le violenze sul Golan per distogliere l’attenzione della comunità internazionale dalle proteste anti-governative in Siria. Il governo di Damasco ha risposto denunciando come «atti criminali dell’esercito israeliano in Palestina, sul Golan e nel sud del Libano».. Sul fronte israelo-libanese, fonti locali raccontano che a fermare le centinaia di persone che tentavano di entrare in Israele dalla porta di Fatima Gate ci si è messo anche l’esercito libanese che ha sparato colpi d’arma da fuoco. Non è successo lo stesso a Maroun al-Ras dove i libanesi non sono intervenuti in appoggio all’esercito ebraico.
A Tel Aviv gli incidenti sono iniziati al mattino. Il «zig-zag» di un camion guidato da un arabo israeliano ha investito nella via Bar Lev (rione Ha-Tikwa) automobili ed un autobus provocando un morto e una ventina di feriti,. Subito dopo l’incidente, caccia israeliani si siano alzati in volo provocando le prime vittime palestinesi nella zona di Gaza Una serie crescente di incidenti sono segnalati a Gerusalemme , dove è in visita il presidente Napolitano. Scontri fra polizia e dimostranti palestinesi sono avvenuti nel rione di Issawie. Nelle vicinanze, sul Monte Scopus, tre bottiglie incendiarie sono state lanciate contro un cancello laterale dell’Ospedale Hadassah. Incidenti anche al valico di Kalandya, fra la Cisgiordania e il territorio israeliano. Dalla scorsa notte tutti i valichi per la Cisgiordania sono tenuti chiusi Altri scontri sono avvenuti nel Nord della Striscia dove centinaia di dimostranti palestinesi hanno cercato avanzare in direzione del valico di Erez (che porta ad Israele), dopo aver superato i posti di blocco istituiti da Hamas. In Alta Galilea la polizia israeliana ha chiuso gli accessi al villaggio di Avivim Secondo la radio pubblica israeliana, circa 10.000 poliziotti hanno pattugliato le strade della Cisgiordania occupata al fianco di sette reparti supplementari dell’esercito, circa 3.500 uomini. Sono stati imposti nuovamente dei blocchi all’accesso sulla Spianata delle Moschee, nella città vecchia di Gerusalemme, dove possono entrare solo le donne e gli uomini over 45 anni muniti di documento di identità israeliano.
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