A Genova, nel 2012, si vota per il rinnovo delle assemblee elettive di Provincia, Comune, e Municipi (le ex circoscrizioni); come in tutte le altre parti d'Italia, la campagna elettorale parte con larghissimo anticipo, ed a questa partecipa anche un sedicente movimento culturale denominato Gente comune.
La presentazione di questa 'cosa' nelle parole del presidente, Paolo Olcese: "siamo una associazione apolitica: se mai ci candideremo ad una qualche elezione, lo faremo da indipendenti, alla larga da qualsiasi partito politico".
La realtà è ben diversa, ed è fatta della vicinanza di questa gente alla peggiore destra cittadina; ma si sa: ai fascisti piace presentarsi sotto mentite spoglie - le vicende di quell'altra immondizia fascista che è Casapound dovrebbero ben chiarire cosa intendono questi 'signori' per apolitica - ed anche in questo caso si travestono da semplici cittadini interessati unicamente al bene della città e dei suoi abitanti.
Conclusa la necessariamente lunga presentazione - me ne scuso ma non era possibile fare altrimenti, trattandosi di un movimento sconosciuto ai più - passo a spiegare il perché questi 'signori' siano balzati agli onori delle cronache cittadine.
Nel corso del mese di aprile Gente comune ha presentato domanda al Municipio Terzo Bassa Val Bisagno (quello che raggruppa gli ex consigli di quartiere di Marassi e San Fruttuoso) per avere il via libera in modo da 'sistemare' piazza Martinez, quella dove sorge il mercato coperto rionale.
Il progetto è stato bocciato perché - come mi è stato spiegato, la sera stessa della divulgazione della notizia da parte della stampa borghese cittadina, dall'assessore municipale Luca Corsi (Comunisti-Sinistra popolare) da me interpellato in proposito - non è previsto che tali lavori possano essere effettuati da privati, essendo di competenza di un apposito servizio comunale dipendente dall'assessorato alla Manutenzione.
Nel caso il Municipio avesse concesso l'autorizzazione, la Giunta sarebbe incappata in una pesante sanzione amministrativa da parte del Comune, che avrebbe colpito i responsabili, in solido tra loro, anche nel proprio patrimonio personale.
Passa un mese circa, e sabato 21 maggio compare la notizia che Olcese ed i suoi accoliti non demordono: questa volta l'oggetto delle loro attenzioni sono i giardini di corso Italia - che rientra nelle competenze del Municipio Medio Levante, nelle mani di una Giunta retta dalla destra radicale e fascista - intitolati a Francesco Coco, dove alle ore 10:00 si ritrovano per pulire la zona e ritinteggiare le panchine.
Il tutto con la benevolenza degli scribacchini della stampa borghese genovese, in particolare quelli del Corriere Mercantile, ben contenti di imbrattare un po' di carta: pazienza, poi, se per riempire le pagine del proprio fogliaccio si prendono per buone delle iniziative che sono solo all'apparenza innocenti e apolitiche.
Genova, 21 maggio 2011
Stefano Ghio - Comitato promotore Circolo Proletari Comunisti Genova
Nessun commento:
Posta un commento