martedì 5 aprile 2011

pc 5 marzo - ANCORA SU MANDURIA DALLE COMPAGNE DEL MFPR



Da Concetta:

"Ore 17,00 giorno 4/4/2011 giornata primaverile a Manduria, è già qualche giorno che veniamo al campo allestito in maniera approssimativa in un posto che sembra lontano dalla civiltà quasi, come pensa qualcuno, fatto a posta per questa gente, che ha l'unico torto di voler affermare la propria dignità e la propria consapevolezza di essere umano. Ci accoglie la solita ridda di giornalisti, associazioni pseudo umanitarie, e alcuni politici ipocriti senza scrupoli in cerca solo di far passerella sul disastro umanità.
Oggi spiccano fra l'enorme spiegamento di forze dell'ordine una bella novità dei cavalli maestosi che in tutto quel baillame si muovono quasi volessero elevarsi al di sopra di quelle miserie, ma lo stolto cavaliere-carabiniere con fare spocchioso li guida indifferente su materassi coperte e le misere suppellettili degli immigranti.

Ci avviciniamo ai gruppi di immigrati e mostrando loro il volantino dello Slai cobas per il sindacato di classe, scritto purtroppo in italiano, cerchiamo tra loro chi capisce la nostra lingua; per nostra fortuna il nostro sforzo viene premiato e piu' di qualcuno si avvicina e familiarizza con noi. Cosi gli spieghiamo ciò che abbiamo scritto, chi siamo e cosa stiamo facendo per appoggiare la loro battaglia.
Noto piacevolmente rispetto ai primi giorni che il loro sguardo e sicuro, deciso, direi anzi risoluto. I vari discorsi si succedono in fretta sul loro stato di salute, come si trovano in questo campo, sulla scarsità degli alimenti che gli vengono somministrati.
Giunta sera ci siamo salutati ma non prima di strapparci la promessa di tornare assolutamente".







Da Fiorella:

"Ieri alla tendopoli di Manduria siamo nuovamente tornate e continueremo a tornarci per dare la nostra solidarietà, per sapere delle condizioni degli immigrati e per informarli della situazione. Abbiamo visto che vengono distribuiti da questurini mascherati da "associazioni di aiuto" volantini in arabo che, per convincerli a non scappare e stare buoni senza protestare, promettono di dar loro entro 24 ore il permesso di girare liberamente in Italia.
Noi dello slai cobas e del'mfpr invece abbiamo parlato con loro per convincerli che non devono assolutamente credere a false promesse ma che devono continuare a lottare per il rispetto dei loro diritti e per la loro lbertà, che noi li appoggeremo sempre e mobiliteremo i lavoratori, i disoccupati e le donne di Taranto".

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