una testimonianza
Sabato 2 aprile alle ore 16,00 ,proletari comunisti e slai cobas per il
sindacato di classe , hanno
partecipato alla manifestazione antirazzista organizzata in piazza a
manduria.
Inizialmente credevano di partecipare ad una manifestazione che portasse la
solidarietà del movimento antirazzista
fino al campo ,ma così non era.
Prima , intorno alle 16,30 ,si è sparsa la voce che il questore aveva negato
la manifestazione al campo per questioni di incolumità (?) ,
ma, successivamente ,l'arrivo di vendola sul palco ha chiarito
immediatamente le idee ,l'obiettivo
principale della manifestazione era di aggregare quanta più gente possibile
per un comizio elettorale.
A questa strumentalizzazione proletari comunisti e slai cobas si sono
opposti immediatamente e hanno gridato che la
manifestazione acquisiva un senso se terminava al campo ,conquistando
consensi dai diversi movimenti presenti.
Appena arrivati al campo hanno piazzato velocemente striscioni e bandiere di
fronte al presidio dei fascisti delle ronde
e comitati di destra costringendoli con la determinazione ad abbandonare il
presidio.Poi sono stati la scintilla che ha incendiato
i cuori degli antirazzisti che via via diventavano sempre più numerosi.
"Forziamo il blocco" ."Siamo tutti clandestini",e poi ancora"Vogliamo
entrare e vedere cosa succede dentro".
Presto le urla sono diventati spintoni e tafferugli che hanno sfondato il
primo piccolo cordone di polizia e carabinieri
guadagnando terreno verso la recinzione difesa dalla polizia in tenuta
antisommossa.
Le urla sono arrivate agli immigrati nel campo che hanno sfondato la rete e
si sono gioiosamente uniti ai manifestanti
inscenando una fuga di massa e un corteo al grido "Libertè !,Libertè ! "
che ha paralizzato il traffico della zona per qualche ora.
L'abbraccio tra immigrati e manifestanti è stato un momento davvero
emozionante che per un attimo ha cancellato
confini e nazioni .Dopo qualche ora si è tenuta una assemblea a cui hanno
partecipato anche i manifestanti nella quale gli immigrati hanno
denunciato la scarsità di cibo ,le cattive condizioni igieniche e
soprattutto la mancanza della libertà di muoversi,alcuni di loro
hanno anche denunciato violenze e percosse da parte delle forze dell'ordine
nel campo. Era anche presente il sindaco
di taranto stefàno il quale si è reso davvero utile ,ma nel suo ruolo di
medico , quando due immigrati hanno accusato malori.
Dopo l'assemblea hanno deciso di rientrare,anche rassicurati dalle promesse
del sindaco di una delegazione di controllo
delle condizioni del campo.
Sabato è stata davvero una grande giornata di lotta che ha segnato l'inizio
di una nuova fase e di una nuova linea,quella dei
diritti per tutti e del dialogo tra cittadini e immigrati attraverso momenti
di confronto che cancellino definitivamente idee malate
che un gruppo di stupidi fascisti cerca di trasmettere ai cittadini.
benni
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