sabato 15 marzo 2025

pc 15 marzo - guerra e economia di guerra in marcia - il ministro Urso vuole trasformare l’industria dell’auto in un settore della difesa e della cybersicurezza

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Il ministro Urso propone di riconvertire l’industria automobilistica italiana verso settori in crescita come la difesa, l’aerospazio e la cybersicurezza, suscitando però polemiche tra sindacati e gruppi politici. Il piano mirerebbe a salvaguardare i posti di lavoro, ma è oggetto di forti critiche per le sue implicazioni etiche e industriali. da  Fanpage.it

Il governo italiano sta esplorando un'idea che ha suscitato molte discussioni: spingere l'industria automobilistica a riconvertirsi verso il settore della difesa. L'industria dell'auto sta affrontando infatti da tempo una grave crisi, causata dalla transizione verso i veicoli elettrici e dalla difficoltà di grandi gruppi come, per esempio, Stellantis. Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha spiegato che la proposta mirerebbe a "salvaguardare e valorizzare le competenze dei lavoratori" del settore, indirizzandoli verso settori in espansione, come la difesa, l'aerospazio, la blue economy e la cybersicurezza. L'obiettivo, secondo il ministro, sarebbe quello di diversificare e riconvertire l'attività delle aziende automobilistiche, sfruttando le loro capacità tecniche e il capitale umano già formato.

La proposta del governo ha suscitato forti reazioni tra i sindacati: la Fiom-Cgil, che rappresenta i lavoratori del settore, ha risposto negativamente, definendo l'idea "assurda"; Samuele Lodi, responsabile

del settore mobilità, ha dichiarato che passare "dal green al militare" sarebbe una scelta errata dal punto di vista etico, industriale e occupazionale. La Fiom ritiene insomma, che il governo stia cercando di risolvere i problemi del settore in modo poco adeguato. In contrasto, la Fim-Cisl ha mostrato una posizione più favorevole, sebbene cauta. Il segretario generale Ferdinando Uliano ha riconosciuto che ci sono opportunità nei settori in crescita, ma d'altra parte ha chiarito che la Cisl è contraria alla chiusura di impianti automobilistici per fare spazio a produzioni di tipo militare.....il governo ha comunicato che per il triennio 2025-2027 sono previsti 2,5 miliardi di euro per la riconversione del settore automobilistico. Il ministro Urso ha specificato che la maggior parte dei fondi, circa 1,8 miliardi, saranno destinati a contratti di sviluppo e innovazione, mentre il resto verrà utilizzato per altre iniziative di riqualificazione. La Fiom ha tuttavia definito queste risorse "insufficienti", in particolare in seguito ai tagli significativi previsti dal governo alla legge di stabilità, che ridurrebbero i fondi per il settore automobilistico dell'80%.
Un dibattito internazionale sulla riconversione del settore automobilistico

La discussione sulla possibilità di riconvertire l'industria automobilistica verso la difesa non riguarda solo l'Italia. In Germania, ad esempio, Volkswagen ha dichiarato di essere disposta a valutare la produzione di veicoli militari, dimostrando che questa è una questione dibattuta anche a livello internazionale. L'idea di far collaborare l'automotive con l'industria bellica solleva tuttavia forti preoccupazioni etiche e sociali, come evidenziato dalle critiche dei vari gruppi e sindacati.



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