mercoledì 24 luglio 2024

Siccità in Sicilia: contro il governo regionale ci vuole la ribellione popolare

 

Il governo della Regione Siciliana (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia) con a capo Schifani è responsabile di uno dei peggiori disastri che tocca la regione da decenni, e cioè la siccità, la mancanza di acqua sia potabile che per l’agricoltura e l’allevamento. Oramai quasi tutte le province sono allo stremo: Agrigento, Caltanissetta, Palermo, Trapani, Ragusa… colpite le città, ma anche le campagne dove stanno andando in rovina le coltivazioni di ogni tipo e dove è in pericolo il bestiame che viene venduto o abbattuto. Siamo arrivati al razionamento dell'acqua potabile tra 10% e il 45% in molti comuni, toccando complessivamente oltre un milione di persone.

Le cause della siccità vengono da lontano e sono conosciute da tutti da tempo: i cambiamenti climatici, con la conseguente “tropicalizzazione” della regione: piove di meno in generale e la pioggia si concentra in particolari momenti dell’anno e si scarica in maniera molto forte tanto da causare a sua

volta danni per le alluvioni che colpiscono le città e causano esondazioni di fiumi e torrenti, frane smottamenti ecc. con morti, feriti e distruzioni.

Mentre i laghi scompaiono o quasi: Pergusa, Fanaco, Ogliastro, Rubino, Rosamarina… lo stato delle infrastrutture è a dir poco disastroso: si perde metà dell’acqua per la fatiscenza delle condotte e dei tubi; le dighe sono in pessimo stato e, quando l’acqua c’è, non possono mai essere riempite del tutto; alcune dighe sono in disuso e l’acqua che accumulano si perde completamente… non esistono dissalatori in funzione… ma in compenso esiste ancora la “mafia dell’acqua”, non solo per tutta una serie di pozzi privati che distribuiscono acqua a pagamento con le autobotti, ma per lo storico interesse, secondo diverse inchieste, per le stesse dighe.

Lo sanno tutti ma la Regione, con tutti i suoi presidenti, non ha fatto niente in tutti questi anni!

L’ammissione di colpa la fa lo stesso Schifani in un comunicato ufficiale quando, dopo essersi vantato di aver ottenuto il via libera per il “piano regionale” e i soldi, 20 milioni, dal governo nazionale dice: "Il governo regionale - … - è consapevole della situazione di emergenza idrica che la Sicilia sta attraversando, per le condizioni climatiche e per la mancata programmazione degli anni scorsi”. Appunto! La mancata programmazione degli “anni scorsi” che sono anche i suoi, oltre naturalmente che quelli dell’ex presidente della Regione, il “fascista per bene” Musumeci, attuale ministro per la protezione civile!!!

Questa è delinquenza pura. Agire deliberato che porta al disastro. Ma come pensa il governo Schifani di risolvere il problema? È stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale fino al 31 dicembre; i soldi ci sono: 20 milioni dal governo e altri 92 dal fondo Fsc 2021-27, e poi c’è il “piano” che prevede 138 interventi per l’avvio delle opere: “costruzione di nuovi pozzi, revamping e ripristino di pozzi già esistenti, costruzione di bypass e condotte di collegamento, potenziamento dei sistemi di sollevamento e pompaggio, realizzati dalle società d'ambito e da alcuni Comuni.” e la riattivazione dei tre dissalatori di Trapani, Gela e Porto Empedocle.

Come si può leggere non è previsto nessun sequestro dei pozzi già esistenti, nemmeno nell’emergenza più estrema! E si capisce il perché, ma anche perché l’intenzione di Schifani non è quello di risolvere il problema ma quello di “mitigare la siccità”!

Il problema del cambiamento climatico è reale, ma è un problema causato dal sistema di produzione capitalista/imperialista e della sua borghesia parassitaria con il suo modo corrotto burocratico-delinquenziale di trattare i problemi dopo che si presentano, per cui l’emergenza c’è sempre e i problemi non si risolvono mai, anzi, si accumulano e si aggravano, perché prima (durante e dopo) il pensiero fisso della borghesia, la classe dominante, è come mantenere in piedi questo sistema, costi quel che costi, che le garantisce profitti e privilegi, sulla pelle del proletariato e delle masse popolari. Per questo con il potere nelle mani della borghesia questi problemi (tutti i problemi di qualsiasi ordine e grado) non si possono risolvere.

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