martedì 7 luglio 2020

pc 7 luglio - Gli interessi dei "padroni di Stato" e quello dei comunisti e sindacalismo di classe

In questo paese di m… quando si parla di Fincantieri e della Leonardo, e di quest’ultima in particolare se ne è molto parlato in piena pandemia, quando i governi che fanno morire la gente in intere zone del nostro paese hanno difeso strenuamente il carattere “strategico” e intoccabile della Leonardo, così per tutte le preoccupazioni emerse in relazione alla Fincantieri, è stato relativamente a commesse e posti di lavoro che potevano essere persi, da La Spezia a Porto Marghera, a Palermo.

I comunisti non ragionano così. Alla Fincantieri e alla Leonardo i problemi sono i profitti e la produzione di guerra. Questi sono intoccabili per i padroni e i loro governi, e i sindacati interni a
queste fabbriche sono i classici sindacati dell’imperialismo impegnati giorno e notte a difendere in maniera corporativa e reazionaria gli interessi dei loro padroni.
E’ inutile dire che Leonardo e Fincantieri sono industrie di Stato. E industrie di Stato in un paese imperialista sono anche peggio di un’industria privata, con buona pace dei sostenitori indefessi di “nazionalizzazioni” in regime di capitale; sono espressione di quella fusione classica dell’imperialismo tra economia, finanza, produzione, Stato, che dovrebbero essere per comunisti e masse proletarie un nemico giurato.

Detto questo, proprio perché nessuno mette in discussione gli interessi dei padroni di Stato di Fincantieri e Leonardo, tocca ai comunisti e al sindacalismo classista e combattivo andare decisamente controcorrente nel contestare profitti, produzione, e inserire in questa contestazione la difesa di salari e posti di lavoro.
Peraltro in queste aziende il problema non sono gli operai diretti, in generale componente corporativa, ma gli operai super sfruttati dell’appalto che in particolare a Marghera è costituito da una gran massa di operai immigrati che è considerata un esercito flessibile di schiavi senza diritti.
Situazione della stessa natura, anche se non con la stessa composizione, la troviamo a La Spezia e a Palermo, in quest’ultima sede si sa come sia sempre stato presente un intreccio tra ditte dell’appalto, cooperative e mafia.

Comunisti e sindacalismo di classe in queste sedi o si occupano di questo o che ci stanno a fare?
Ricostruire nel nostro paese una forza comunista, ricostruire il sindacalismo di classe significa cambiare prospettiva e paradigma, teoria, analisi e prassi e l’apparato industriale di Leonardo e Fincantieri, oltre che di Eni. E il terreno della lotta di classe che dovrà farsi guerra di classe.

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