Gli sciacalli fasciopopulisti Salvini e Meloni e la truppa di servitori a libro paga di Berlusconi - che finanzia la sua oscena campagna di autorevisione storica per cancellare la storia infame di corruzione e malapolitica - sviluppano una campagna elettorale permanente sulla pelle delle masse disagiate.
I mass media ne amplificano portata e significato al servizio della nuova offensiva di Confindustria, padroni e padroncini per ricattare e rovesciare il governo per averne uno ancora più al proprio servizio.
C'è una sola opposizione autonoma ed è quella dei proletari e masse popolari che a partire dai focolai di lotta si deve estendere e organizzare in fronte politico/sociale.
La costruzione dell'opposizione proletaria ha bisogno di una lotta all'interno delle masse contro la demagogia - che è sempre fascio populista, anche quando si traveste da 'voce del popolo' - su crisi economica e pandemia ancora in corso e contro ogni illusione elettoralista.
Il sindacalismo classista e combattivo può esserne la spina dorsale ma senza scorciatoie di falsa unità che ne annacqui piattaforma e ragioni.
Il lavoro tenace sui posti di lavoro e sul territorio verso e nell'autunno che si avvicina può offrire un orientamento e una direzione a settori crescenti di proletari e masse.
A questo lavora 'proletari comunisti' quotidianamente chiamando, i propri compagni innanzitutto, a coerenza e combattimento ideologico, teorico, politico e organizzativo.
proletari comunisti/PCm Italia
5 luglio 2020
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