L’ex ministra, in quota M5s, ha spiegato in una intervista che non
c’è nulla di irregolare. “Ormai la casa è stata assegnata a mio marito e in maniera regolare. Per quale motivo dovrebbe lasciarla? Non è un privilegio. La pago e la pago pure abbastanza”. La casa della Difesa in zona San Giovanni in Laterano, a Roma, ‘ricevuta’ come appartamento “di servizio” quando era nel govern. Anche perché, spiega al Corriere della Sera che ha sollevato il caso, “anche adesso continuo ad avere una vita diversa”. Una vita “di relazioni, di incontri”. Insomma, continua ad essere necessaria come quando era nell’esecutivo: “Un ministro nella sua attività ha necessità di parlare con le persone in maniera riservata e dunque ha bisogno di un posto sicuro”. E “grande”, aggiunge.
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