Secondo il
presidente della Lombardia Attilio Fontana la prostituzione «esiste
dalla nascita dell’umanità». Non avevo mai pensato ad Eva come
prostituta e ad Adamo come “puttaniere” con il padreterno nella
funzione di pappone. Neanche il peggiore anticlericale lo ha mai
fatto. Il “cattolico” leghista Fontana sì! Quello secondo cui la
«razza bianca è a rischio».
I leghisti
hanno il chiodo fisso della prostituzione. Poi si arrabbiano se uno
li chiama fascisti. Sono tali e quali a Mussolini che, si racconta,
avesse prostitute in ogni stanza pronte a soddisfare quella che
Fontana chiama
«qualche necessità fisiologica». Come i cani o i cavalli che quando hanno il calore non ne possono fare a meno. O come quando ti scappa la pipì e hai la prostata ingrossata: la fai dovunque anche se dietro di te c’è il vigile pronto a farti la multa. E questi sarebbero i difensori della famiglia. Fontana vuole aggiungere la legalizzazione della prostituzione fra le materie della autonomia regionale e dice che così verrà sicuramente rieletto. Vuole “l’autonomia sessuale”.
«qualche necessità fisiologica». Come i cani o i cavalli che quando hanno il calore non ne possono fare a meno. O come quando ti scappa la pipì e hai la prostata ingrossata: la fai dovunque anche se dietro di te c’è il vigile pronto a farti la multa. E questi sarebbero i difensori della famiglia. Fontana vuole aggiungere la legalizzazione della prostituzione fra le materie della autonomia regionale e dice che così verrà sicuramente rieletto. Vuole “l’autonomia sessuale”.
«Perché –
si è chiesto Fontana – dobbiamo lasciare che si arricchiscano SOLO
(http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2019/11/13/fontana-prostituzione-va-legalizzata_6ff6b399-2fc1-4d43-8618-053ec187e50d.html)
persone al di fuori della legalità?». Ecco il punto: vogliono
partecipare anche loro a spartirsi la torta dello sfruttamento delle
prostitute. Hanno l’anima del pappone. E se ne fregano della Corte
Costituzionale che ha chiuso qualsiasi possibilità alla
legalizzazione della prostituzione. Manca solo il «prezzi ridotti
per studenti e militari».
(*) ripreso
da www.ildialogo.org
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