Siamo scesi in strada a migliaia, per ben due volte, e per due volte lo abbiamo detto a piena voce che non volevamo, in nessun modo, che Centocelle diventasse una caserma a cielo aperto. Non ci hanno ascoltato, come sempre del resto.
Quattro roghi nel giro di sei mesi: nessuna indagine, nessuna risposta. Eppure il loro lavoro dovrebbe essere quello, non controllare i documenti ed intimorire chi in quartiere ci è nato, cresciuto e ci vive. Dopo il secondo attacco alla Pecora elettrica, la zona di via delle palme era militarizzata, e nonostante questo il Baraka è andato a fuoco. Qualche notte fa quattro serrande sono state divelte, senza ulteriori danni per fortuna, sotto il naso di una massiccia presenza di carabinieri.
Non sono solo inutili e costosi, sono anche dannosi.
La militarizzazione del quartiere è il regalo più grosso che si potesse fare a chi cercava di spaventarci. Sosteniamo che un quartiere sicuro è un quartiere vivo, ma negli ultimi giorni le strade sono deserte, i pub vuoti, la socialità cancellata.
È l’ennesima riprova che ad oggi si governa solo in nome del paradigma della “sicurezza”. Si governa imponendo ai territori ed ai loro abitanti decisioni brutali e misure intollerabili, giustificate dall’imperativo dell’ordine pubblico. Un governo militare dei territori che alimenta solo l’insicurezza e la paura di chi lo abita...è davanti a tutto questo che ancora una volta ripetiamo:
COMBATTI LA PAURA, DIFENDI IL TUO QUARTIERE!
Azione Antifascista Roma Est
Nessun commento:
Posta un commento