Dichiarazioni, quelle sullo stato di salute dei migranti, contrastanti con alcuni referti fatti dai
medici volontari a bordo della nave della Ong spagnola con a bordo 134 persone da giorni in mare. Tanto che Cascio adesso sarà ascoltato dalla polizia su richiesta della procura di Agrigento

Cascio è tornato da tre anni a indossare il camice bianco dopo ben 22 anni di politica attiva. Una carriera che si è interrotta nel 2016, quando è decaduto dal seggio all'Assemblea regionale per una inchiesta che lo vedeva indagato per corruzione. Da questa vicenda è stato poi assolto, ma qualche mese fa è finito di nuovo ai domiciliari per un'altra inchiesta su politica e massoneria: il Gip però ha revocato la misura di prevenzione e Cascio è tornato così in servizio.

Francesco Cascio comunque è noto più per la sua carriera politica. Figlio di un noto medico di Palermo, fa in tempo ad essere assunto nell'azienda sanitaria dopo una selezione pubblica  nel dicembre del 1993, prima di spiccare il volo in politica: eletto deputato nazionale nell'allora fortissima Forza Italia del primo Berlusconi, dal 15 aprile del 1994 al 2016 Francesco Cascio è stato sempre deputato, prima a Roma (fino al 2001) e  poi all'Assemblea regionale siciliana. Assessore regionale durante i governi Cuffaro, presidente dell'Ars durante il governo Lombardo, poi deputato "semplice" durante gli anni dei governi Crocetta, Cascio, detto anche "mister 20 mila voti", nel 2014 lascia Forza Italia per seguire l'avventura di Angelino Alfano in Ncd, partito del quale è coordinatore regionale. Grande avversario di Gianfranco Micciché, i due hanno ricucito dopo la fine dell'esperienza politica di Ncd e di Alfano, così alle ultime Poltiche Cascio è stato candidato in un collegio uninominale per Forza Italia: ma è stato sconfitto dal 5 stelle Aldo Penna.