Proseguiamo la cronistoria del 1969 operaio. Essa mette in mostra tutta la forza degli operai come classe, non solo sindacale ma politica, potenziale avanguardia di tutti i settori sfruttati e oppressi e che può e deve conquistare il nuovo potere proletario. Essa indica la strada necessaria anche oggi. Ma indica anche la necessità della costruzione della sua direzione: il sindacato di classe, il Partito comunista di tipo nuovo.
9 agosto
Dieci bombe rudimentali e di bassa potenza esplodono su otto treni in viaggio in diverse località italiane: 12 i feriti.
10 agosto
“24 Ore”, il quotidiano conservatore pagato dagli industriali, è forse il primo ad usare l’espressione “autunno caldo”.
20 agosto
MILANO. 11mila lavoratori in sciopero alla Pirelli, picchetti duri alla Bicocca. Gli operai chiedono aumenti salariali uguali per tutti, 40 ore subito, diritti sindacali.
LECCE. 191 braccianti e salariati agricoli vengono denunciati per aver partecipato alle lotte contrattuali.
23 agosto
COMO. Occupata la Burgo di Maslianico.
VENEZIA. Gli operai chiedono la disdetta anticipata del contratto.
PARMA. La polizia sgombera la Salamini occupata da sette mesi.
26 agosto
MILANO. Assemblea di 5mila operai alla Pirelli contro la ristrutturazione e per il salario. I dirigenti sindacali non riescono a contenere la volontà di lotta degli operai
30 agosto
Si sviluppa in tutto il paese la lotta operaia. Scioperi e cortei alla Pirelli di Milano, alla Fiat di Firenze, Modena e Pisa, alla Marzotto di Valdagno, alla Lanerossi di Vicenza,alla Salamini di Parma.
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