La vicenda è destinata a diventare un nuovo caso internazionale: la Procura della Corte d’Appello di Genova, infatti, sarà chiamata nei prossimi quaranta giorni a valutare la richiesta di estradizione delle autorità del governo sudamericano. Un dossier particolarmente spinoso, perché Paredes Del Pino, in possesso di una doppia cittadinanza e di un passaporto spagnolo, era già stato fermato nel 2013 a Toledo. In quel caso Madrid rifiutò l’estradizione, e da allora il medico aveva ottenuto il permesso di restare in Spagna, dove lavorava come medico d’urgenza nel distretto di Castilla-La Mancha. Il blitz, condotto dalla Digos e dalle volanti della polizia genovese, è andato in scena ieri. A far scattare l’operazione è stata la registrazione del nominativo del medico presso una struttura alberghiera di corso Europa, nel centro del capoluogo ligure. Dopo il rifiuto della Spagna, infatti, il Perù aveva emesso un nuovo ordine di cattura, di cui probabilmente Paredes del Pino non era a conoscenza.
Sendero Luminoso nasce da un gruppo di studenti e insegnanti originari delle zone rurali del Perù nel 1969, come movimento di liberazione socialista, da una scissione con il partito comunista peruviano. Dopo un iniziale appoggio della comunità quechua, avviò una sanguinosissima lotta armata contro il governo peruviano, che coinvolse anche migliaia di civili. Il colpo fondamentale all’organizzazione arriva nel 1992, con la cattura del leader Abimael Guzmán Reynoso. Da quel momento gli attentati sono continuati, sebbene in modo più sporadico, fino all’arresto decisivo dell’ultimo leader storico, Artemio, nel 2012. Ad oggi Sendero Luminoso fa parte delle organizzazioni terroristiche riconosciute dall’Unione Europea. L’avvocato di Paredes del Pino, Mario Iavicoli, ha già annunciato che si opporrà all’estradizione. Sul caso adesso deciderà il sostituto procuratore generale Enrico Zucca
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