Ma la contestazione è stata un fiume instancabile che non gli ha dato tregua sommergendolo di slogan, cartelli e tanta rabbia autentica. E anche noi di proletari comunisti abbiamo fatto la nostra parte, denunciando lo stato d'assedio/stato di polizia
da TPI
Forlì, gli oppositori di Salvini a TPI: “Ci impediscono di manifestare, ci strappano gli striscioni”
Di Laura Melissari 05 Giu. 2019
Manifestanti bloccati comizio Salvini Forlì | A Forlì è in corso una manifestazione contro Matteo Salvini, in città per un comizio a sostegno del candidato sindaco Gianluca Zattini. Gli oppositori del leader leghista sono stati bloccati da una ventina di poliziotti in tenuta antisommossa a corso della Repubblica.
I poliziotti hanno strappato i cartelloni dei manifestanti che volevano entrare nella piazza dove si sta svolgendo il comizio. Alcuni oppositori sono stati schedati. “Non volevano farmi passare, pur non avendo cartelli, solo perché dopo aver attraversato la piazza mi sono avvicinata alla via della manifestazione. Mi hanno schedata”, spiega a TPI Anna, una delle manifestanti.
“Hanno messo la musica altissima per coprire la nostra voce. Ci sono persino fascisti in divisa in piazza. Uno di loro è venuto a farci il saluto romano”, spiega ancora la manifestante.
“Qui cantiamo Bella ciao, nessuno di noi è armato, abbiamo solo striscioni. In piazza c’è di tutto, soprattutto stand della Lega che vengono gadget”, continua.
“Un poliziotto mi ha bloccata. Gli ho risposto che potevo andare dove volevo perché non ero armata e non avevo neanche striscioni. Poi gli ho detto che eravamo in democrazia e lui mi ha risposto: ‘No al momento no'”.
Anche due giornalisti che si trovavano tra i manifestanti e la linea dei poliziotti sono stati fermati.
I quattro ingressi di piazza Aurelio Saffi sono stati bloccati.
Purtroppo a fine contestazione a Forlì un malore improvviso si è portato via la vita di un compagno di Potere al Popolo di Cesena:
dal comunicato di Potere al Popolo Bologna e provincia
Con tanta tristezza, dobbiamo dare l'annuncio della scomparsa di un caro compagno dell'assemblea di Cesena, Eligio. Vogliamo salutarlo con le parole di una persona che lo conosceva bene e che è stata con lui fino agli ultimi momenti, Anna:
Eligio, il brontolo innamorato della vita.
Non dirò che era un santo perché non lo era, ma è stata una persona sempre presente per tutti i compagni, un punto di riferimento perché riesce a vedere oltre le apparenze e centra sempre il punto. Ha sempre lottato per ciò in cui crede, ha resistito con un manipolo di compagni fino all'ultimo istante. Ha scelto di vivere nè dentro nè sopra le righe, ma di vivere a modo suo. Voglio ricordarlo così, come al presidio contro Salvini, pugno alto, sorriso mentre canta bella ciao e amore infinito per la Libertà. Ieri sera poteva andare a casa, ma ha scelto di essere in piazza anche a Forlì, perché lui c'è e ci sarà sempre per tutti quelli che gli vogliono bene. So che ovunque andrò ovunque andremo Eligio sarà con noi e ogni uno di noi si porterà dentro tutte le sue risate, le incazzature e le lotte. Perché non si è mai arreso.
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