Alle ore 5 di questa mattina, il CPO Colapesce è stato sgomberato. “Di prima mattina -si legge in un primo comunicato del Cola Pesce, la questura ha aperto le porte del CPO Colapesce, saldato un cancello e sta procedendo con le operazioni con cui si tenterà di porre fine a un’esperienza di riqualificazione, mutuo soccorso e organizzazione”.
Attualmente, la situazione è questa: celere e carabinieri schierati, tantissimi agenti della Digos, vigili urbani, un cancello di ferro fatto saldare per “sigillare” il portone d’ingresso. Non solo, la proprietà dell’immobile, la Unicredit, ha inviato due auto di un Istituto di vigilanza a presidiare l’edificio sgomberato. “Tutto ciò – dicono le militanti e i militanti del CPO, non ci basta però per arrenderci. Invitiamo tutte e tutti ad accorrere e presidiare insieme a noi davanti il nostro CPO dove terremo un presidio permanente. Uno sgombero non ci fermerà, vi aspettiamo!”.
Nella Catania del dissesto-disastro finanziario, nella città dove non esistono spazi sociali pubblici, dove impera il malaffare e la disperazione di una sempre più crescente popolazione impoverita, l’esigenza primaria è stato lo sgombero del CPO COLAPESCE, sorto con l’occupazione da parte della Comunità Resistente Piazzetta dei locali , di proprietà dell’Unicredit, dell’ex Hard Rock Café in via Cristoforo Colombo, locale chiuso e abbandonato da 10 anni.
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