mercoledì 5 giugno 2019

pc 5 giugno - IL 1969 OPERAIO - 2 - CRONACA DI GIUGNO

Proseguiamo la cronistoria del 1969 operaio. Essa mette in mostra tutta la forza degli operai come classe, non solo sindacale ma politica, potenziale avanguardia di tutti i settori sfruttati e oppressi e che può e deve conquistare il nuovo potere proletario. Essa indica la strada necessaria anche oggi. Ma indica anche la necessità della costruzione della sua direzione: il sindacato di classe, il Partito comunista di tipo nuovo.

Questa cronistoria entusiasmante, preannuncia un'importante iniziativa - un Convegno sul 68/69 - che organizzeremo a fine anno.
  

1 giugno 
ROMA. Gli operai della "Salamini" in lotta contro la smobilitazione, bloccano il giro d'Italia. Cariche della polizia.

3 giugno
TRIESTE. I portuali occupano il cantiere navale di San Marco.
PALERMO. Manifestazioni di protesta con occupazione del Comune da parte dei lavoratori autoferrotranvieri e gasisti delle aziende municipalizzate. Gli operai dei cantieri navali Piaggio bloccano la stazione e occupano un ospedale. Nelle periferie della città blocchi stradali di protesta per la mancanza d’acqua.

5 giugno
Sciopero di 72 ore dei braccianti, dei mezzadri e dei contadini in tutta Italia contro le condizioni di
lavoro, per il salario e l'occupazione.
PALERMO. Sciopero generale. La stazione viene bloccata e il Comune occupato dai lavoratori metalmeccanici.

6 giugno
Ondata di scioperi e di lotte articolate in tutto il paese per i salari, l'occupazione e la riforma del collocamento.

9 giugno
L'Ufficio politico della Questura arresta di notte dieci studenti, tra cui i dirigenti del movimento studentesco, e un operaio per aver contestato molte settimane prima un professore.
PALERMO. Sciopero generale. 10.000 lavoratori e migliaia di persone in corteo bloccano la città contro la serrata padronale alla Piaggio, protestano anche per la scarsità delle abitazioni e la mancanza dell'acqua. Autoferrotranvieri e gasisti proseguono l'occupazione del Comune.

10 giugno
PUGLIA. Un milione di lavoratori scendono in sciopero per il lavoro, la terra, l'acqua.

12-13 giugno
MILANO. 20.000 studenti e migliaia di operai scendono in piazza contro gli arresti del 9.
Un milione e mezzo di braccianti in lotta in tutta Italia dopo la rottura delle trattative. A Bologna il 13 si svolge un'imponente manifestazione.

14 giugno
SARDEGNA.Truppe Usa, greche e turche insieme a unità militari italiane sono impegnate in manovre militari in cui si opera una "simulata repressione di una rivolta interna".

19 giugno
ORGOSOLO. Migliaia di pastori marciano sui pascoli scelti come poligono di tiro per le manovre militari Nato che devono essere così sospese.

20 giugno
GENOVA. Sciopero generale che rasenta il 98-100% di adesioni contro l'ondata di arresti.

23 giugno
ORGOSOLO. Paracadutisti e carabinieri attaccano i pastori che avevano occupato i pascoli contro le servitù militari. Nei paesi accerchiati avvengono dei veri e propri rastrellamenti di massa in mezzo a raffiche di mitra: centinaia di abitanti vengono arrestati.

25 giugno
Sciopero generale degli statali contro il governo.Massicci cortei a Roma e a Napoli dove i carabinieri si rifiutano di eseguire l'ordine di caricare i dimostranti. Numerosi scioperi e occupazioni in Sicilia, Lombardia, Puglia e Toscana alla vigilia dei rinnovi contrattuali. Sciopero generale a Lucca.

Fine giugno
Sull'esempio dell’inchiesta operaia dei “Quaderni rossi”, il Cub della Borletti conduce un’inchiesta sulla condizione delle lavoratrici. Dalle 150 interviste emerge la dequalificazione del lavoro femminile, il basso livello dei salari, le difficoltà dei trasporti, il deterioramento fisico e psichico.

(Cronaca essenzialmente presa dal giornale "Il Bolscevico")

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