Come far
nascere una vera azienda
Ex manager Olivetti in cattedra
Ex manager Olivetti in cattedra
Scuola-lavoro, piano per valorizzare
la didattica. «Abbiamo seguito dei corsi con alcuni esperti del gruppo. Per ora
sono tre le classi coinvolte, ma in futuro saranno di più»
di Sara Bettoni
L’ azienda nasce tra i banchi di scuola al Virgilio.
Per essere precisi, un’impresa formativa simulata con l’obiettivo di
valorizzare e promuovere la didattica e le discipline studiate. In cattedra,
gli ex dipendenti di Olivetti Laboratorio ricerche elettroniche, General
Electric, Honeywell ora riuniti in un’associazione dall’evocativo nome di Pozzo
di Miele. «Il progetto sta muovendo i primi passi» spiega Giovanni Carosotti,
uno dei trenta docenti coinvolti. «Abbiamo seguito dei corsi con alcuni esperti
del gruppo. Mercoledì sono entrati in aula per la formazione degli alunni. Per
ora sono tre le classi coinvolte, ma in futuro saranno di più». Possibilmente
di tutti gli indirizzi del Virgilio: classico, scientifico, linguistico e sociale.
L’impresa (in futuro reale, non solo simulata) che nascerà è la risposta
dell’istituto all’obbligo formativo dell’alternanza scuola-lavoro per gli
alunni del triennio. «Vediamo che questa possibilità si concretizza in
esperienze dagli esiti incerti - continua Carosotti - e in alcuni casi
addirittura fallimentari. Noi abbiamo preferito non accontentarci e gestire in
prima persona le attività. Vogliamo far capire il valore del percorso
scolastico standard». Gli ex dipendenti di Pozzo di Miele saranno le guide per
la costruzione dell’impresa produttrice di servizi. «Affronteremo tutti gli
ambiti - specifica il docente - : come fare un business plan, tenere la
contabilità, scrivere i testi... ci piacerebbe concretizzare il progetto già
alla fine di quest’anno scolastico, mentre l’azienda partirà con le attività da
settembre prossimo». Mancano solo alcuni passaggi burocratici. Ad accompagnare
gli studenti in un possibile lavoro futuro, ex manager e dirigenti. «Tra gli
scopi della nostra associazione - spiega il presidente Domenico Maletti - c’è
anche la formazione dei giovani». E in effetti Pozzo di Miele (nome ereditato
da Honeywell, società che nel tempo successe alla General Electric Information
Systems) ha già all’attivo laboratori con 350 studenti.
Prima di essere pensionati, i professori d’impresa hanno fatto parte di una grande azienda. Nel 1954 Adriano Olivetti, su consiglio di Enrico Fermi, crea un laboratorio di ricerche elettroniche con base a Pregnana Milanese (dove oggi ha sede l’associazione). Nel ‘61 diventa una divisione della Olivetti. Negli anni l’azienda cambia ragione sociale, ma si mantiene protagonista dell’informatica con 50 mila Elaboratori prodotti in Italia ed esportati nel mondo (anche in Giappone) e oltre 1 milione e 500 mila stampanti. Il percorso si conclude nel 2006, con 10 mila persone transitate in azienda. «Ora vogliamo ricordare la nostra storia - racconta il presidente -. Qualche anno fa ci siamo incontrati tra ex colleghi e abbiamo deciso di creare qualcosa che ci tenesse uniti». Nel 2012 le prime attività, nel 2016 la costituzione ufficiale dell’associazione. Con uno sguardo al passato e uno al futuro. «Faremo un archivio storico - continua Maletti - e contatteremo tutti i colleghi. Ne abbiamo già rintracciati 8.300, ce ne mancano circa duemila. E ci piacerebbe aprire altre sezioni territoriali dove c’erano nostri centri di vendita. È già attivo un polo nel Canavese, dove era situata la fabbrica». Il tutto oltre alle attività con gli studenti. «Nel nostro logo ci sono le api - conclude - e noi siamo così: sempre operosi, ci piace darci da fare».
5 febbraio
2017 | 07:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Nessun commento:
Posta un commento