Porta Capuana, aggredito algerino
La denuncia: "Raid razzista"Il raid messo a segno da un gruppetto di ventenni con mazze e bottiglie. "C'è un clima di intolleranza"
Aggredito e picchiato senza motivo da una banda di ragazzi mentre era seduto su una panchina: è la sorte toccata domenica scorsa a un giovane algerino di 31 anni, mentre si trovata nei pressi di Porta Capuana a Napoli.
A soccorrerlo sono stati altri immigrati che lo hanno accompagnato all'ospedale Ascalesi e poi in al commissariato di zona per sporgere denuncia. Il giovane è stato medicato dai sanitari del nosocomio che gli hanno suturato una ferita al labbro con quattro punti e curato varie contusioni ed ematomi.
Mohamed - l'ultima vittima dell'intolleranza a Napoli - è un giovane di origini algerine che da dieci anni si guadagna da vivere raccogliendo ortaggi nei campi. A raccontare la sua storia è stato Majid Rais, sindacalista e rappresentate della Comunità algerina per il sud Italia.
"Io c'ero e ho visto tutto - spiega Majid - l'ho accompagnato all'ospedale e poi al Commissariato. Mohamed è stato picchiato da un gruppo di ragazzi domenica pomeriggio intorno alle 17.30. Sono comparsi dal nulla, erano ragazzi giovani, intorno ai 20-25 anni. Hanno cercato di picchiare alcuni africani. Mohamed non è riuscito a fuggire e lo hanno riempito di botte. Non è la prima volta che succede, anzi sono diversi mesi che la zona di Porta Capuana è allo sbando, neanche la Polizia sa come fare".
"I ragazzi avevano in mano bottiglie e mazze - dice Majid - e hanno agito gratuitamente. Mohamed lo abbiamo portato all'Ospedale Ascalesi ma a causa delle botte non è riuscito a tornare a lavoro e lo ha perso". Intanto la comunità algerina sta organizzando una manifestazione di protesta per denunciare il clima di intolleranza che si vive in alcune zone della città.
Nessun commento:
Posta un commento