martedì 27 settembre 2011

pc 27 settembre - Alemanno contro gli operai Fiat

Il sindaco di Roma Alemanno, con un’iniziativa di stampo fascista, getta benzina sul fuoco della rabbia degli operai di Termini Imerese che sono a Roma oggi, giorno dell’incontro tra il ministero e i sindacati i padroni, per protestare in particolare contro l’inettitudine del governo che a pochi mesi della chiusura della fabbrica e l’abbandono definitivo dello stabilimento da parte della Fiat non è ancora riuscito a dare garanzie sul futuro di questi operai.

Il sindaco infatti vorrebbe FERMARE IL CORTEO DEGLI OPERAI, perché bloccano il traffico!

La protesta di oggi è assolutamente giusta e deve pretendere risposte a tutti i livelli e in ogni caso serve a prepararsi a manifestazioni ancora più incisive per i giorni che verranno.

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'Stop manifestazione Fiat a Roma'

Alemanno telefona a Questore e Prefetto

27 settembre, 11:12 - Ansa

"Ho telefonato a Questore e Prefetto chiedendo una reazione immediata per bloccare la manifestazione che ha già mandato in tilt il traffico nel centro di Roma". E' quanto dichiara il sindaco, Gianni Alemanno, a proposito della protesta degli operai fiat di Termini Imerese a Roma.

"Pur comprendendo le ragioni dei lavoratori della Fiat di Termini Imerese -prosegue Alemanno- non si può tollerare che una parte nevralgica della città come il centro venga completamente paralizzata causando danni e forti disagi ad altri lavoratori". Il Campidoglio ha sollecitato più volte a tal proposito un protocollo per regolamentare i cortei nella capitale. Il Comune di Roma sta inoltre preparando un'ordinanza per escludere piazze di pregio del centro storico dagli itinerari di manifestazioni e cortei.

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Fiat. Le tute blu di Termini Imerese a Roma, vogliamo risposte. Fiom, mobilitazione generale

«Noi pensiamo che bisogna arrivare ad un momento generale di mobilitazione e per questo la proporremo nell'assemblea nazionale dei delegati Fiom l'8 ottobre a Melfi». Lo ha annunciato Maurizio Landini, segretario nazionale della Fiom Cgil durante il presidio dei lavoratori di Termini Imerese in Piazza Montecitorio. «Ci auguriamo -ha continuato- che questa possa avvenire con il coinvolgimento di tutte le altre organizzazioni che dovrebbero capire come gli accordi stipulati finora non hanno prodotto grandi risultati. Anzi, siamo in presenza del fatto che non ci sono investimenti e non si capisce cosa la Fiat voglia fare. O meglio, è evidente che voglia spostare le produzioni fuori dall'Italia».

Da questa mattina il centro della Capitale è stato invaso dalle tute blu di Termini Imerese, tanti lavoratori, circa 600 in rappresentanza dei 1600, che sono venuti a Roma per avere risposte sul loro futuro. Dopo le promesse, dopo i sacrifici, dopo i vari accordi imposti da Marchionne, aspettano l’incontro con il Ministro dello Sviluppo Economico previsto per le 15. «Vogliamo tornare a casa con qualcosa in mano - spiega il segretario provinciale della Cgil di Termini Imerese, Roberto Mastrosimone - la Fiat non deve andare via fino a che non ci saranno risposte e proposte valide per i 2.200 lavoratori tra Fiat e indotto». Presente anche il sindaco della cittadina siciliana Toto Burrafato: «Siamo arrivati qui a bordo di un treno carico di speranze e vogliamo tornare a casa con delle risposte per i nostri cittadini e lavoratori. Chiediamo di sapere se il percorso del Ministero garantirà i lavoratori, con quali modi e in quali tempi».

Dalla Fiat si dovrebbe passare a Di Risio per la produzione della DR 3, ma ancora troppe sono le incognite su questo piano, che per ora sembra prevedere l’assorbimento di circa 1300 operai.

Al Governo Landini chiede di assumere un ruolo di garante: «Quello che la Fiat sta facendo è sotto gli occhi di tutti, non ci sono investimenti. Il governo deve aprire gli occhi e svolgere un ruolo di garante. Siamo qui - ha aggiunto - per chiedere che Termini Imerese non cessi l'attività e che si trovi una soluzione per dare continuità ai 2.200 lavoratori. Voglio ricordare che Termini Imerese è la più grande industria in Sicilia. La Fiat continua a dire di voler chiudere l'attività entro fine anno ma non si può fare questo senza prospettare soluzioni alternative. Il governo deve svolgere un ruolo per trovare delle soluzioni».

A. V.

27-9-11

http://www.dirittidistorti.it/articoli/12-lavoro/786-fiat-le-tute-blu-di-termini-imerese-a-roma-vogliamo-risposte-fiom-mobilitazione-generale.html


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