lunedì 21 giugno 2010

pc quotidiano 21 giugno - info sulle iniziative del 19 giugno

A Palermo

in occasione della "giornata dell'eroismo" in ricordo delle centinaia di prigionieri politici peruviani del PCP massacrati dall'esercito peruviano, in adesione alla giornata di lotta nazionale di solidarietà con i prigionieri politici nelle carceri imperialiste e di lotta contro la repressione compagni e giovani di red block hanno dato vita a un volantinaggio e attacchinaggio itinerante nel quartiere popolare Ballarò e nel centro storico diffusi e affissi il volantino nazionale , il manifesto nazionale e uno in solidarietà con i giovani compagni baschi arrestati


A Milano

Pioggia vento hanno pesantemente ostacolato l'iniziativa per il 19 giugno a Milano
a piazzetta di via dei transiti, cui hanno partecipato i compagni di proletari comunisti delle sedi di Bg e MI, proletari da Zingonia e immigrati da Bergamo, altri compagni comunisti di Milano.
Una mostra in tre pannelli molto ampi articolava tutto il discorso della giornata di lotta contro la repressione:
- la repressione che marcia di pari passo col moderno fascismo, dal salto di qualità rappresentato dal G8 a Genova all'attuale criminalizzazione di ogni forma di dissenso politico organizzato e di conflitto sociale, attacchi alla magistratura e alla libertà di stampa
- la condizione degli immigrati, i lager CIE, le leggi razziste i pogrom
- la condizione dei lavoratori, negazione della sicurezza, dei diritti democratici, impunità per i padroni assassini
- la tortura i pestaggi, omicidi e i suicidi quotidiani nelle carceri, l'impunità per torturatori e assassini
- la "globalizzazione della repressione" dal coordinamento internazionale di apparati repressivi in campagne di criminalizzazione delle idee e delle organizzazioni come quella contro i giovani baschi, al concorso italiano all'addestramento e la copertura internazionale del criminali massacratori della Freedom Flotilla, alla campagna Green Hunt, guerra interna scatenata da un governo contro il proprio popolo, che non soffoca ma alimenta la guerra popolare e la solidarietà interna e internazionale
- Il riferimento storico del 19 giorno dell'eroismo, il suo significato storico e valore attuale e la proposta di dare organizzazione di massa all'unità di tutti i settori colpiti dalla repressione.
Al termine dell'iniziativa, dovutasi interrompere per la forte pioggia e vento, si è improvvisata un'assemblea a Transiti.
Qui sono stati esposti tutti i contenuti della giornata, come illustrati dalla mostra, e si è ribadita la necessità della proposta di un'organizzazione unitaria contro la repressione che, nonostante la fatica a farla raccogliere da altre forze e settori, siamo impegnati a portare avanti.
Da parte di un compagno immigrato irakeno è venuto il contributo del racconto della sua vicenda personale: sette mesi di carcere per immigrazione clandestina prima di vedere riconosciuto il suo status di rifugiato; avvocati disonesti che gli hanno proposto di avviare la causa di risarcimento per ingiusta detenzione, ma trattenendo per sé l'eventuale indennizzo; l’urgenza di dover lasciare l'Italia, dove da rifugiato ha diritto solo a un posto letto e 45 euro al mese, per andare dove parenti e amici possono sostenerlo economicamente e aiutarlo a trovare lavoro.
Un compagno disoccupato italiano ha proposto di trovare soluzioni efficaci per questa sua situazione, comune a tanti altri immigrati senza lavoro: serate di solidarietà per permettere al compagno di restare e, in prospettiva, la costituzione di una cooperativa sociale che crei occasioni di lavoro.
L’assemblea si è conclusa con l'impegno a realizzare appena e dove possibile iniziative di finanziamento a favore suo e di tutti gli altri parte di un percorso generale di lotta per il lavoro che coinvolga insieme italiani e immigrati, precari e licenziati,


iniziativa a Mestre


La bandiera rossa di proletari comunisti ha sventolato in centro a Mestre per due ore,
durante la iniziativa militante di volantinaggio dei compagni veneti che hanno distribuito un volantino con il manifesto prodotto a livello nazionale
e le adesioni locali alla giornata.
Durante le oltre due ore e mezza di iniziativa, anzi sin dall'inizio, per circa mezz'ora
si sono avute iniziative "investigative" di una pattuglia di polizia giunta sul posto
subito dopo che erano arrivati i primi compagni e lavoratori solidali alla giornata.
In questo ambito, è stato intimato di non affiggere con lo scotch delle locandine
sulle colonne portanti del palazzo-Coin in quanto "proprietà privata", ed è stato
anche identificato un lavoratore che peraltro non stava distribuendo volantini
né affiggendo alcuna locandina.
La popolazione di Mestre, soprattutto giovani, ha reagito bene a questa prima iniziativa ...ci sono stati proletari che hanno fatto foto alla bandiera, ed altri che ne volevano una.

A Taranto, il 19 giugno è stata l'occasione per un lavoro di formazione, informazione di disoccupati, proleari, donne sulla situazione dei prigionieri politici e sulla sempre più ampia repressione contro le lotte proletarie a napoli con arresti, fermi, perquisizioni, cariche così come a taranto e in altre città del sud
l'iniziativa ha affermato e ribadito la necessità di unire i diversi aspetti della lotta alla repressione per un soccorso rosso nazionale proletario e di massa

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