In questo 25 aprile le cose si presentano in forme semplici:
siamo di fronte a un governo moderno fascista che vuole costruire un regime moderno fascista.
Nel definire moderno fascista, l'accento va posto sul moderno, perchè è evidente che questo avviene in forme moderne, rispetto al passato regime mussoliniano, ma non nella sostanza.
Si va verso una dittatura aperta anche di tipo personale, si edificaanche con leggi e riforme istituzionali, prassi ecc un regime democratico-parlamentare nella forma, totalitario nella sostanza. Totalitario vuol dire globale in tutte le sfere della società, totalitario significa fondato sullo stato di polizia, totalitario significa che usa tutti i mezzi uscendo dal quadro della Costituzione per imporre la dittatura del capitale con i suoi necessari corollari, guerra, razzismo- che in questa fase di marcia svolge un ruolo di punta - economia nazionale e sindacato neocorporativo, controllo monopolistico di tutti i mezzi di comunicazione, ecc.
Naturalmente questo non è ancora un regime, ma marcia verso di esso e questo richiede il revisionismo storico, la rivalutazione del fascismo e dei fascisti, la criminalizzazione e cancellazione della Resistenza,l'alimento e protezione dei gruppi neofascisti e neonazisti ecc.
Tutto questo viene fatto dall'alto da chi il potere ce l'ha già e dall'alto edifica il sostegno organizzato e irregimentato di massa, a partire dall'organizzazione del consenso di massa con l'uso spregiudicato del fascismo mediatico.
Un ruolo grande svolge in tutto questo il Vaticano di papa Ratzinger, tanto che su alcuni campi, si può parlare apertamente di clerico-fascismo.
Sapere quindi con chi si ha a che fare è necessario ai comunisti, alle avanguardie operaie e proletarie, al movimento di opposizione politico e sociale per individuare forme e mezzi della lotta politica e sociale oggi.
Bisogna opporsi su tutti i campi al moderno fascismo - moderno fascisti non sono solo lega e pdl, ma vi sono dentro tutti i partiti dell'arco parlamentare PD in testa, che ne contrastano le forme e non la sostanza, vi sono dentro cisl e uil e parte della cgil, vi sono dentro tutti i riformisti che non sono fascisti ma servono la reazione - bisogna contrastare i singoli passi di questa marcia, ma nella convinzione che non sono il Parlamento, le elezioni, la lotta puramente democratica che fermeranno questa marcia, ma solo l'organizzazione della lotta rivoluzionaria per liberarci di questi governi e se avanza di questi regimi, di questo Stato per cosi dire fascistizzato.
0vvero costruire il partito come reparto d'avanguardia organizzato della classe operaia e tutti gli organismi di massa in funzione della guerra rivoluzionaria resa necessaria dall'avanzamento del moderno fascismo che esce dal quadro dell'attuale Costituzione e dalle condizioni generali della lotta di classe nel nostro paese.
Guerra rivoluzionaria, significa guerra popolare prolungata che avanza fondandosi sulle masse e per salti, guerra per fasi difensiva-equilibrio-offensiva che sfoci nell'insurrezione popolare per la conquista del potere da parte del proletariato, sostenuto dalle masse popolari.
Guerra popolare su scala globale vale a dire con l'uso di tutti mezzi politici e militanti necessari.
Nuova Resistenza perchè fa propria l'esperienza della resistenza antifascista che è stata una guerra di ppopolo sfociata in una insurrezione popolare guidata dal partito della classe operaia, il partito comunista.
Oggi serve un partito comunista di tipo nuovo, non un nuovo pci di tipo vecchio, già dimostratosi come arnese inservibile per la rivoluzione proletaria e socialista nel mnostro paese guidato alla sparizione da Togliatti a Bersani, una moderna Resistenza e non la pura riproposizione della grande e gloriosa resistenza, con un obiettivo vecchio ma non realizzato, la rivoluzione proletaria e socialista adeguata ai nostri tempi come programma, sistema di governo e di potere, cammino di trasformazione ecc:
Proletari comunisti per questo lavora, oggi come piccolo nucleo di Partito, per il Partito, agendo da Partito,
per la costruzione dei tre strumenti della rivoluzione indicati da Mao,
nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con la classe e le masse.
Si può e si deve fare meglio e di più in primis sul fronte del Partito, unire i comunisti, conquistare le avanguardie operaie e proletarie, dirigere la lotta sindacale di classe, organizzare e formare i giovani e le donne ribelli, sostenere, organizzare dirigere le diverse forme di lotta democratica subordinate alla battaglia per il nuovo inizio della lotta rivoluzionaria.
Lo si deve fare insieme in tutte le forme possibili con chi condivida sostanzialmente analisi, battaglie e obiettivi.
Questo lo facciamo e intendiamo sempre più farlo senza alcuna boria di Partito, settarismo, autoproclamazioni, arroganza, sfoggio retorico, ma come militanti marxisti-leninisti-maoisti di base per primi e in prima persona strumento e bersaglio della rivoluzione
tutto il resto .. gli economicisti e operaisti, i revisionisti e neorevisionisti, i beati costruttori di nuovi partiti comunisti morti o nati vecchi, i soggettivisti militaristi, gli autopropagandisti e elettoralisti, il rivoluzionarismo piccolo borghese programmaticamente e praticamente slegati dalla concezione "nel fuoco della lotta di classe, in stretto legame con le masse operaie e proletarie"
tutto il resto... dicevamo...... è noia...
proletari comunisti PCm Italia
25 aprile 2010
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