lunedì 26 aprile 2010

No alla criminalizzazione dell'antifascismo

NO ALLA CRIMINALIZZAZIONE DELL'ANTIFASCISMO
All'indomani delle manifestazioni del 25 aprile, delle giuste e doverose contestazioni alla Moratti, a Podestà a quanti, in questa città, sponsorizzano e patrocinano la “settimana nera” dei neofascisti a Milano, mentre negano patrocini, soldi e spazi all' Anpi per le celebrazioni del 25 Aprile, spandono a piene mani razzismo, puntuale si scatena la canea contro gli antifascisti.
Descritti come i “professionisti” dei disordini, con manie di protagonismo, mascalzoni che avrebbero tentato di azzittire i reduci dei lager nazisti, il cassintegrato della ex Eutelia. Insomma i soliti centri sociali casinisti, guai a parlare di antifascisti, di una piazza che ha denunciato con gran forza lo scempio che si sta cercando di fare in questa città Medaglia d'oro alla Resistenza. Tante le donne “avanti negli anni” mescolate ai giovani, indignate per quanto stava avvenendo, compreso il tentativo di non far entrare in piazza lo spezzone, stupite che il lavoratore dell'ex Eutelia presente sul palco non raccogliesse l'invito, più volte ripetuto dal microfono, di non parlare da quel palco e con rabbia intonare Bella ciao, Milano libera. Ma la stessa stampa non può nascondere come le contestazioni non siano state opera dei soliti “facinorosi”, ma hanno attraversato tutta la manifestazione se è costretta a scrivere che il sindaco Moratti è stata contestata sin dal suo apparire nel corteo al grido:”la piazza non è tua” e “devi andartene” e la stessa Moratti e Podestà accolti in piazza dai fischi.
Onorio Rosati, segretario generale della Camera del Lavoro di Milano:” Dov'era la polizia? Non possono dire di essere stati presi alla sprovvista, sanno chi sono e come si comportano e tutti gli anni succedono le stesse cose”; Carlo Smuraglia, presidente milanese dell' Anpi:”Per anni siamo stati lasciati soli. Se ora le istituzioni scelgono di venire in piazza, noi ne prendiamo atto”; ed Emanuele Fiano del Pd:” Qualcuno forse vuole dimostrare che in Italia non si possono più svolgere manifestazioni unitarie per ricordare la liberazione dal fascismo?” solo per citare alcune dichiarazioni post manifestazione. Chiarisce bene il quadro, in maniera lapidaria il vicesindaco De Corato:”Nel 2010 la sinistra si è accorta delle malefatte dei centri sociali”
Dichiarazioni che si commentano da sole: i fascisti liberi di scorrazzare in questa città, favoriti nell'ingresso nelle istituzioni, gli antifascisti- uomini e donne, giovani, studenti, operai, lavoratori, militanti politici-criminalizzati! Il solito vecchio sporco gioco di dividere i “buoni” dai “cattivi”
Il revisionismo che apertamente, non solo ha sdoganato i fascisti, ma oggi, nella sua rincorsa a destra diventa esso stesso puntello del Moderno fascismo.
Milano, 26 aprile 2010
proletari comunisti- Milano

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