martedì 27 aprile 2010

casa per casa

Controlli casa per casa
Così vengono annunciati da un trafiletto i controlli “casa per casa” appunto che verranno fatti in Via Padova a partire da oggi, dopo le ordinanze del Comune. Dopo la militarizzazione del territorio, migranti fermati continuamente con continue richieste di esibire i documenti, coprifuoco imposto ai negozianti della via, la normale vita di un quartiere resa difficile, un clima di intimidazione che ha portato via via i migranti a ridurre la loro vita sociale, ma neanche gli “indigeni” godono buona salute, ora si va “casa per casa”. Quali terribili criminali si nascondono nelle case? Che società si vuole creare? Una società intimidita, timorosa? Altro che libertà, giustizia, civiltà!
E lo stesso schema si vuole allargare ad altri quartieri “multietnici”di Milano, in primis via Imbonati:”Nella notte di sabato ci sono stati i primi controlli in via Imbonati”, ha fatto sapere ieri il vicesindaco De Corato.
I “crimini” segnalati in sei appartamenti passati al setaccio: quindici persone al loro interno, alcuni senza permesso di soggiorno; gli impianti a gas di due appartamenti non a norma; un sottotetto segnalato per verifiche sull'abitabilità.
Normali casi dovuti ai costi esorbitanti delle case in questa città (sempre più sono anche i lavoratori italiani costretti a convivenze con più inquilini-e non certo per libera scelta) o irregolarità edilizie e negli impianti che prevedono già dei controlli diventano il trofeo da esibire per dimostrare come gli immigrati non conoscano e rispettino le più elementari norme igieniche e del viver civile, per spandere a piene mani razzismo, diffidenza, giustificare provvedimenti vessatori, peggiorare la vita di tutti.

Già in via Padova gli effetti da “pulizia etnica” si sono fatti sentire: a seguito della militarizzazione, dei continui fermi, ispezioni nelle abitazioni, il “coprifuoco” imposto ai negozi è diventato un coprifuoco per gli abitanti della via che, dopo le dieci, si svuota letteralmente, in tanti hanno cambiato quartiere e, come hanno già fatto con i rom continuamente sgomberati, prossimamente anche dai campi “regolari”, il “modello” via Padova sarà esteso in altri quartieri, in una eterna caccia all'immigrato.

Proletari comunisti a Milano partecipa all'iniziativa di protesta del 29 aprile che si terrà in via Padova come parte della lotta contro la militarizzazione, razzismo, moderno fascismo.
Milano 26 aprile 2010

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