lunedì 26 aprile 2010

25 Aprile 2010 Milano : gli antifascisti si riprendono piazza Duomo!

Come già successo il 12 dicembre 2009 le cosiddette forze dell’ordine col ruolo attivo del servizio d’ordine della Cgil e Fiom, militanti di Rifondazione, hanno cercato di impedire che venisse contestata la presenza sul palco e che prendessero la parola i moderni fascisti del Pdl, come Podestà e Moratti, i quali avevano dato la loro copertura politica e finanziaria alla settimana nera dei gruppi dell’estrema destra, proprio a cavallo tra 25 Aprile e 1° Maggio, con l’avallo dei revisionisti del Pd.
Ma come il 12 dicembre scorso questo infame tentativo è fallito per la determinazione e rabbia che i compagni di alcune realtà, dal Cantiere ai Transiti a proletari comunisti, a cui si sono aggiunti cittadini, lavoratori e qualche esponente politico, come L. Muhlbauer, schifati e incazzati dall’arroganza poliziesca. Tutto era iniziato al concentramento alla fermata della metro in Palestro, dove i militanti del Cantiere dai microfoni denunciavano quanto successo nelle settimane scorse, ovvero che consigli di Zona, ma anche il Comune e la Provincia, avevano dato copertura politica, logistica e finanziaria a gruppi neonazisti e neofascisti, ad organizzare una settimana di tornei di calcetto e concerti, commemorazioni dei fascisti di Salò, col chiaro intento di attaccare i valori della Resistenza e dei diritti dei lavoratori. A Palestro da subito si sono schierati un cordone misto di Digos e servizio d’ordine della Cgil/Fiom, ma anche dirigenti del Pd e Rifondazione, che ha cercato di provocare, aggredire e impedire che lo spezzone del Cantiere raggiungesse piazza Duomo. Respinto questo infame tentativo lo spezzone, continuando nella denuncia della Moratti, Podestà e del Pd, si è incamminato verso la piazza, ma in corso Vittorio Emanuele a due passi dal Duomo è scattata la trappola. Con una manovra che è sembrata coordinata, il servizio d’ordine della Cgil si è sfilato ed ha fatto entrare due cordoni di polizia e carabinieri guidati dagli alti vertici della Digos. Da subito si sono levate grida di sdegno da altri partecipanti alla manifestazione e le forze dell’ordine, che avevano sguainato i loro manganelli, sono state circondate e fatte arretrare da una folla che si ingrossava via via, al grido di Milano Libera, e per nulla intimorita dal loro mostrare i muscoli. Arrivati in piazza dai microfoni è continuata la denuncia e si sono rivolti appelli ai delegati delle fabbriche in crisi che stavano parlando dal palco ad abbandonare quel palco pieno di fascisti e revisionisti. Insomma una giornata importante per questa città, un segnale che indica che è possibile una nuova Liberazione.

Circoli proletari comunisti Milano/Bergamo
prolcom.mi@tiscali.it; prol_com_bg@infinito.it

Milano 25 Aprile 2010

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