giovedì 29 aprile 2010

Milano 29 aprile:l'altra faccia di via Padova

MILANO 29 APRILE: L'ALTRA FACCIA DI VIA PADOVA.
Una serie di associazioni culturali, scuole del quartiere, abitanti, hanno dato vita ad una “passaggiata liberatoria” per gridare il proprio dissenso al decreto razzista della giunta Moratti.
Lo striscione di apertura citava: “basta rastrellamenti, basta coprifuoco, via Padova strada accogliente”, un chiaro segnale che stigmatizza il pensiero di una buona parte degli abitanti del quartiere, che da sempre rappresenta un crocevia di accoglienza-multiculturalità-solidarietà e per niente avvezza alla discriminazione e militarizzazione del territorio. In 1000/1300, in testa gli scout delle varie parrocchie seguiti dall'impianto montato su due bici/furgoni che anziché il solito sound sistem ha svolto una sorta di comizio itinerante, semplici e stringati concetti, che ha comunicato col popolo di via Padova. Raccontando la storia di questa strada, il suo antirazzismo, e invitando le persone a scendere da casa, uscire dai negozi-bar, e unirsi alla passaggiata, cosa seguita da un buon numero di immigrati. I più convinti nell'invitare alla partecipazione erano i bambini, di varia nazionalità, che portavano lo striscione sostenuti dai loro genitori, che si sono scatenati negli slogan. In sostanza un gioso corteo che è stato applaudito ed ha applaudito la gente affacciata ai balconi o in strada; che ha mostrato come fosse osceno e inutile il dispiegamento di digos e poliziotti, una presenza inutile viste le prerogative dei promotori, ma funzionali alle politiche razziste del governo. Altre voci stonate erano la presenza di esponenti del centrosinistra che queste politiche intolleranti le hanno fatte proprie e che in maniera esplicita lo hanno mostrato in piazza questo 25 aprile. Questa passeggiata è stato un buon segnale, un precedente utile, parte di un processo di costruzione della forza popolare e di massa in grado di contrastare razzismo, fascismo, stato di polizia
milano 29 aprile 2010

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