Articolo del 7/10/21 su investing.com - ripreso da operai contro
Stellantis valuta scissione impianti; sindacati criticano piani di licenziamento
BERLINO (Reuters) -Stellantis, casa
madre di Opel, sta valutando la possibilità di scorporare il più grande
stabilimento della casa automobilistica tedesca e un secondo impianto,
che chiuderà temporaneamente la prossima settimana a causa della carenza
di chip.
Lo ha detto un portavoce dell’azienda.
Secondo i piani, i
due impianti, situati a Russelsheim e Eisenach nella Germania centrale,
non faranno più parte di Opel Automobile GmbH ma rimarranno legati a
Stellantis, ha detto il portavoce, aggiungendo che sono in corso
colloqui con i sindacati sul potenziale progetto.
“I vantaggi
associati a questa organizzazione più efficiente e flessibile dovrebbero
contribuire a garantire i posti di lavoro a lungo termine”, ha detto il
portavoce a Reuters.
La notizia, riportata per prima dal quotidiano
tedesco Handelsblatt, arriva dopo che i sindacati hanno espresso la
preoccupazione che lo stabilimento di Eisenach possa essere chiuso
definitivamente dopo che la società ha detto che rimarrà chiuso per tre
mesi a causa della carenza globale di chip.
I lavoratori dello
stabilimento Opel di Eisenach, chiuso la scorsa settimana fino alla fine
dell’anno a causa della carenza di chip, hanno accusato Stellantis, di
sfruttare il programma di sospensione dal lavoro finanziato dal governo
tedesco per spostare la produzione fuori dal Paese.
I rappresentanti
dei sindacati temono che Opel, che è obbligata a causa di un accordo
siglato lo scorso anno a non licenziare fino al 2025, abbia messo i
lavoratori in congedo come soluzione temporanea che potrebbe evolvere in
una chiusura nel lungo termine.
Il modello Grandland X prodotto ad
Eisenach verrà fabbricato nello stabilimento di Sochaux in Francia fino a
quando la fabbrica tedesca non riaprirà, ma i dipendenti temono che la
produzione verrà spostata in Francia in modo permanente.
“Non glielo
lasceremo fare”, ha scritto Uwe Loesche, capo del consiglio dei
lavoratori in una nota pubblicata sul sito del sindacato Ig Metall.
La
scorsa settimana due sindacati in Francia hanno criticato Stellantis in
maniera simile in merito allo sfruttamento del regime di cassa
integrazione, alludendo che l’azienda usi la scarsa disponibilità di
chip come scusa per mandare in congedo un numero sproporzionato di
persone e intascare così i soldi dei contribuenti.
Stellantis non ha al momento risposto a una richiesta di commento alle accuse di IG Metall.
Secondo
il sindacato, l’azienda non ha fornito informazioni chiare in merito
alla riapertura dello stabilimento, ma Carlos Tavares, AD di Stellantis,
insieme ad altri numero uno di diverse case automobilistiche ed esperti
del settore, ha predetto che la crisi dei semiconduttori si protrarrà
fino al 2022 inoltrato.
Negli ultimi mesi l’azienda ha interrotto la
produzione negli stabilimenti di Francia, Stati Uniti e Italia a causa
di una carenza di chip, con Stellantis che ha previsto che produrrà 1,4
milioni di veicoli in meno.
Secondo gli analisti, la quarta casa
automobilistica al mondo, nata all’inizio dell’anno dalla fusione della
francese Psa e di Fiat Chrysler (MI:STLA),
ha seri problemi di eccesso di capacità, che potrebbe portare a una
chiusura di stabilimenti, sebbene il Ceo Tavares abbia promesso che tra
le soluzioni per risollevare gli utili di Opel non ci sarà la chiusura
delle fabbriche.
(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica,
in redazione a Roma Francesca Piscioneri,
alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)
Nessun commento:
Posta un commento