Il vero criminale è l'Italia imperialista con la rapina a mano armata del petrolio in Africa e chiama "pirateria" chi contrasta i suoi interessi e le rotte commerciali. L'Italia “continuerà la sua missione nel Golfo di Guinea, un’area a rischio per gli attacchi di pirateria ai danni delle imbarcazioni e degli equipaggi in transito, ma allo stesso tempo di estrema rilevanza per il nostro Paese, per la sua stretta connessione con il Mediterraneo ed i forti interessi nazionali correlati” (sottosegretaria alla Difesa, Stefania Pucciarelli)
start magazine 17 maggio 2021
La Fremm Luigi Rizzo, schierata nel Golfo di Guinea, nell’ambito dell’Operazione anti-pirateria Gabinia, protegge “Eni-Saipem 10000” dai pirati.
La Marina militare italiana impegnata in nome dell’energia. E delle aziende italiane attive nel settore, Saipem ed Eni.
La Freem Luigi Rizzo, nelle scorse ore, a largo delle coste ghanesi ha garantito la sicurezza dell’unità di perforazione petrolifera “Eni-Saipem 10000”.
COSA FANNO SAIPEM ED ENI
Saipem – società controllata da Eni (30%) e Cdp Industria (12,55%) – è impegnata in operazioni di riposizionamento per una successiva esplorazione del sottosuolo marino a largo delle coste del Ghana.
LA COLLABORAZIONE DELLA MARINA MILITARE
“Si tratta di una delicata attività per l’intero comparto energetico nazionale, con inevitabili riflessi anche
sull’economia europea”, spiega la Marina Militare italiana, che ha deciso di supportare la società energetica nelle sue attività.Il 23 febbraio scorso, la fregata Luigi Rizzo ha lasciato la base navale di La Spezia per fare rotta verso le acque del Golfo di Guinea per contrastare attività di pirateria e rapine a mano armata in mare ai danni di mercantili e altre imbarcazioni.
Nell’ambito dell’operazione, che prende nome Gabinia, la nave Luigi Rizzo è impegnata a garantire la sicurezza dell’unità di perforazione petrolifera “Eni-Saipem 10000”, mercantile della flotta della società Saipem che opera in tutto il mondo in aree on-shore e off-shore, talvolta anche particolarmente ostili.
LA SIMULAZIONE
Ostilità che hanno spinto le aziende italiane e la Marina Militare, con l’obiettivo di assicurare un elevato livello di prontezza operativa, a verificare la catena di allarme nazionale. E così, in uno scenario estremamente realistico, a largo delle coste ghanesi, è stato simulato un tentativo di sequestro dell’unità petrolifera da parte di un gruppo di pirati. “E’ stata attivata – si legge sul sito della Marina Militare – la sequenza di allarme nazionale e, quindi, l’intervento della Fremm tramite elicottero SH-90. Contestualmente, da bordo del velivolo, il team d’intervento della Brigata Marina San Marco ha assicurato protezione, supporto ed assistenza”.
SAIPEM 10000
Saipem 10000 è una nave di perforazione di quinta generazione, per acqua ultraprofonde che, naviga attualmente sotto bandiera della Bahamas. Lunga 228 metri e larga 42 metri, ha una profondità di foratura pari a 9,144 metri. Il posizionamento della nave è garantito da un sistema computerizzato collegato al sistema Gps, che coordina la spinta di 6 propulsori Ulstein orientabili da 4.000 kW a 730 rpm ciascuna.
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