Contro il potere della borghesia che scarica crisi economica e pandemia sui proletari e le masse
lottare per il potere operaio e per la rivoluzione socialista
Quest 1 ° maggio, Giornata internazionale del proletariato facciamo appello alla classe operaia e alle masse popolari di mobilitarsi contro l'imperialismo e di organizzarsi per la distruzione del capitalismo.
Quest'anno il 2021 ricorre il 150° anniversario della Comune di Parigi, prima esperienza di distruzione del vecchio stato capitalista e costruzione di uno stato proletario.
Anche se non è durata a lungo, le lezioni della Comune di Parigi sono immortali. L'importanza della costruzione dello Stato proletario e la necessità della dittatura del proletariato per vincere la resistenza degli sfruttatori spodestati; l'importanza di un partito d'avanguardia che guidi le masse alla presa del potere e la nostra classe nella sua difesa; l'importanza della violenza rivoluzionaria come unico mezzo per portare a termine la distruzione del vecchio ordine borghese…
Disse Lenin sulla Comune di Parigi:
“Il ricordo dei combattenti della Comune è venerato non solo dagli operai francesi, ma dal proletariato di tutti i paesi. Perché la Comune non combatté per una causa puramente locale o strettamente nazionale, ma per l'emancipazione di tutta l'umanità lavoratrice, di tutti i diseredati e di tutti gli offesi. Combattente avanzata della rivoluzione sociale, la Comune si è guadagnata le simpatie dovunque il proletariato soffre e combatte. Il quadro della sua vita e della sua morte, la visione del governo operaio che prese e conservò per oltre due mesi la capitale del mondo, lo spettacolo della lotta eroica del proletariato e delle sue sofferenze dopo la sconfitta, tutto questo ha rinvigorito il morale di milioni di operai, ha risvegliato le loro speranze, ha conquistato le loro simpatie al socialismo. Il rombo dei cannoni di Parigi ha svegliato dal sonno profondo gli strati sociali più arretrati del proletariato e ha dato ovunque nuovo impulso allo sviluppo della propaganda rivoluzionaria socialista. Ecco perché l'opera della Comune non è morta; essa rivive in ciascuno di noi.
La causa della Comune è la causa della rivoluzione socialista, la causa dell'integrale emancipazione
politica ed economica dei lavoratori, è la causa del proletariato mondiale. In questo senso essa è immortale” (Lenin, In memoria del comune, 1911).L'obiettivo della Comune era il potere proletario, un obiettivo pienamente attuale oggi nei nostri paesi e in tutto il mondo.
La pandemia Covid-19 ha causato milioni di contagi e oltre centinaia di migliaia di morti. I governi dell'Italia e dello Stato spagnolo si sono dimostrati incapaci di far fronte all'emergenza sanitaria e sociale, anche a causa della distruzione della privatizzazione della sanità pubblica, pochi medici, infermieri, strutture sanitarie, carenze nella prevenzione, organizzazione dei tamponi e mobilitazione delle masse. E ora assistiamo a un nuovo teatrino borghese sui brevetti dei vaccini che, invece di essere un bene da garantire a tutta la popolazione, sono subordinati agli interessi delle multinazionali interessate solo ai profitti.
La pandemia Covid-19 è usata dalla borghesia come mezzo per continuare ad aumentare i propri profitti e continuare a estrarre plusvalore dallo sfruttamento salariale. Abbiamo visto aiuti per milionari dati ad aziende che spingevano i loro lavoratori verso la disoccupazione, camuffando come come "sociali" provvedimenti di governi allineati sul rafforzamento del potere borghese.
L'Unione Europea ha agito per quello che è, un polo imperialista che ha fatto affari con le grandi aziende farmaceutiche in funzione dei loro interessi. Nel frattempo, i paesi sottosviluppati sono stati condannati alla morte e all'oblio, l'imperialismo non perde occasione per continuare a sottomettere le sue colonie e il Covid-19 è servito ad aumentare questa oppressione.Nei nostri Stati la situazione non è migliore che a livello mondiale. Qualunque sia il governo della borghesia, stiamo attraversando un'evidente crisi politico-sociale.
In Italia si è passato dal governo fascio-populista Conte/Salvini/M5S a quello Conte/PD/M5S e ora al governo Draghi, dei 'grand commis' dei padroni e delle banche italiane ed europee, per servire sempre meglio gli interessi della borghesia con aiuti pubblici solo per la imprese e niente di serio per i proletari, le masse popolari, i settori impoveriti e oppressi come gli immigrati e, per quanti si ribellano con lotte, manifestazioni, c’è solo repressione, decreti sicurezza e stato di polizia.
Nello Stato spagnolo il governo di coalizione elettorale (in cui il PCE revisionista ha un ruolo importante) ha sviluppato una politica antioperaia e antipopolare, mentendo al proletariato, cui aveva promesso l’abrogazione della riforma del lavoro del 2012, l’abrogazione delle “leggi bavaglio”, case, utenze, ecc., a prezzi accessibili. Dopo 2 anni di governo, non hanno realizzato nulla, neanche le minime promesse. Ma le masse non sono cieche, su alcuni fronti, come l'accesso agli alloggi e il risanamento dei quartieri operai, la loro organizzazione cresce giorno dopo giorno e si organizza una parte molto importante del proletariato spagnolo. Inoltre l'ingiusto arresto di Pablo Hasel ha acceso una scintilla di giusta violenza antirepressiva.
Questo insegna a noi comunisti che dobbiamo continuare ad avanzare nel riorientamento e riorganizzazione del proletariato, perché le masse si organizzano e combattono l'ordine borghese, hanno la forza per decidere il proprio destino.
Il sistema capitalista non serve né può mai servire gli interessi del proletariato, anche quando sono al potere il riformismo e la socialdemocrazia, e perciò non c'è che l’alternativa del potere proletario. Quando una parte dei proletari e delle masse scende in piazza e lotta contro il sistema, si fanno forti e il sistema trema. Per questo è decisivo che la nostra classe si organizzi e si lanci nello scontro contro l'ordine borghese. Per questo occorre che si doti di strumenti, dei tre strumenti della rivoluzione, che sono legati tra loro e sono la chiave per la presa del potere: un centro che guidi e organizzatore, il partito d'avanguardia del proletariato; un Fronte Unito che unisca le masse, le organizza e le mobiliti in una lotta determinata; una forza combattente, pronta a sfidare il monopolio della violenza dello Stato borghese. Il Partito ha un ruolo centrale e dirigente di tutto ciò: deve riunire gli elementi più avanzati e determinati di questa lotta, agire da avanguardia e guidare le battaglie delle masse, unendole e preparandole all'assalto finale. Per questo è necessario intensificare il lavoro a tutti i livelli: locale, nazionale e internazionale.
Dobbiamo lottare di più contro i governi della borghesia. Dobbiamo combattere le tendenze borghesi dentro il movimento proletario, che portano all'economicismo e al riformismo. Dobbiamo combattere anche le false tendenze anti-sistema che, in realtà, non sono altro che linee borghese e anti-operaie: fascismo, populismo di destra, reazione. Questa hanno acquisito grande forza, utilizzando parole apparentemente nuove e anti-sistema che servono solo a nasconderne il vero fine: consolidare il potere borghese e rompere l'unità di classe. Di fronte a qualsiasi manifestazione di xenofobia, razzismo, LGTBfobia, ecc., c'è solo un'opzione: opporre una chiara politica di unità di classe. Una parte del movimento operaio è caduta sotto l’influenza della reazione. Il riformismo ha la sua parte di responsabilità, perché non ha portato progressi rilevanti per la nostra classe ma solo e sempre illusioni e delusioni. Dobbiamo opporre al riformismo la direzione rivoluzionaria, con una lotta senza quartiere alle bugie e le illusioni proposte dalla socialdemocrazia.
In questi frangenti è ancor più necessaria la ricostruzione di autentici partiti comunisti, come partiti proletari capaci di organizzare l'avanguardia operaia, sia sviluppando la lotta di classe e combattiva, sia guidando e dirigendo i movimenti di massa, in particolare il movimento giovanile, il movimento delle donne, il movimento antifascista, i movimenti antirazzista e contro la repressione di Stato, in funzione della lotta per la conquista del potere, senza lasciarsi ingannare dalle sirene e le false illusioni borghesi e riformiste.
La storia della lotta al revisionismo e riformismo del Movimento Comunista Internazionale è ricchissima, da Marx, Lenin a Mao Tse Tung, passando per Stalin, ha smascherato i falsi amici del popolo, che cercano solo di ingannarlo e di vivere alle sue spalle.
Un tempo erano i vecchi partiti socialdemocratici, oggi sono i partiti revisionisti che pretendono di spacciarsi per comunisti e fingono di servire la classe operaia mentre la vendono e le mentono. La lotta contro la borghesia e i suoi lacchè è una priorità per i comunisti, poiché solo smascherandoli è possibile dimostrare alla classe operaia chi lavora incessantemente instancabilmente per fine al suo sfruttamento.
Questo 1 maggio, i nostri due partiti si uniscono per affermare chiaramente che sono le masse che fanno la storia, che solo con la loro lotta possiamo avanzare.
In Italia stiamo lavorando per organizzare contingenti di lavoratori delle grandi fabbriche siderurgiche, come l’ArcelorMittal e automobilistiche, come FCA Stellantis, i lavoratori immigrati provenienti da diversi paesi e che lavorano nella logistica, le masse di lavoratori precari del Sud Italia, lavoratori che conducono scioperi e manifestazioni, anche nelle restrizioni del lock-down, contro lo sfruttamento l’attacco ai salari, i licenziamenti, la disoccupazione, per la salute e sicurezza sul lavoro, in forme alternative ai sindacati ufficiali che vendono lavoratori, resistendo alla repressione e alla criminalizzazione dei comunisti autentici e delle forze rivoluzionarie.Nello Stato spagnolo abbiamo esempi del ruolo delle masse: il caso dei lavoratori Nissan che hanno scioperato a tempo indeterminato prima della chiusura del loro stabilimento, quelli di Amazon che ha affrontato la repressione di Stato e sfidato gli sfruttatori; i portuali che continuano a lottare per non perdere diritti conquistati con lotta e sangue.In conclusione, per noi tutti questo 1 ° maggio deve servire a mettere la classe operaia al centro della politica delle organizzazioni rivoluzionarie.
Non un passo indietro di fronte alla borghesia!
Rafforziamo le organizzazioni del proletariato!
Tranne il potere, tutto è illusione!
Viva il 1º Maggio!
Viva l'internazionalismo proletario!
Proletari comunisti / Partito Comunista Maoísta-Italia
Partito (marxista-leninista) dei lavoratori dello Stato Spagnolo
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Contra el poder de la burguesía, que descarga la crisis económica y la pandemia sobre los proletarios y las masas. Luchar por el poder obrero y la revolución socialista.
En este 1º de mayo, Día Internacional de la Clase Obrera, hacemos un llamamiento a la clase trabajadora y a las masas populares a movilizarse contra el imperialismo y a organizarse por la destrucción del capitalismo.
Este año 2021 se conmemora el 150 aniversario de la Comuna de París, la primera experiencia de destrucción del viejo Estado capitalista y de la construcción de un Estado obrero.
Si bien la Comuna de París no duró mucho en el tiempo, sus lecciones son inmortales. La importancia de la construcción del Estado obrero y la necesaria dictadura del proletariado para acabar con la resistencia de los explotadores derrocados; la importancia de un Partido de vanguardia que lidere a las masas para la toma y la defensa del poder por parte de nuestra clase; la importancia de la violencia revolucionaria como única forma de llevar a cabo la destrucción del viejo orden burgués… De esta forma se expresó V. I. Lenin sobre la Comuna de París:
“La memoria de los luchadores de la Comuna es honrada no sólo por los obreros franceses, sino también por el proletariado de todo el mundo, pues aquella no luchó por un objetivo local o estrechamente nacional, sino por la emancipación de toda la humanidad trabajadora, de todos los humillados y ofendidos. Como combatiente de vanguardia de la revolución social, la Comuna se ha ganado la simpatía en todos los lugares donde sufre y lucha el proletariado. La epopeya de su vida y de su muerte, el ejemplo de un gobierno obrero que conquistó y retuvo en sus manos durante más de dos meses la Capital del mundo, el espectáculo de la heroica lucha del proletariado y de sus sufrimientos después de la derrota, todo esto ha levantado la moral de millones de obreros, alentado sus esperanzas y ganado sus simpatías para el socialismo. El tronar de los cañones de París ha despertado de su sueño profundo a las capas más atrasadas del proletariado y ha dado en todas partes un impulso a la propaganda socialista revolucionaria. Por eso no ha muerto la causa de la Comuna, por eso sigue viviendo hasta hoy día en cada uno de nosotros.
La causa de la Comuna es la causa de la revolución social, es la causa de la completa emancipación política y económica de los trabajadores, es la causa del proletariado mundial. Y en este sentido es inmortal.” (V. I. Lenin, ‘’En memoria de la comuna’’, 1911).
El objetivo de la Comuna era lograr el poder proletario, este es un objetivo plenamente vigente hoy en nuestros países y en todo el mundo.
La pandemia de la COVID-19 ha provocado centenares de miles de contagios y casi cien mil muertos. Los Gobiernos de Italia y el Estado español han demostrado ser incapaces de hacer frente a la emergencia sanitaria y social. También, debido a la destrucción por la privatización de la sanidad pública, hay pocos médicos y enfermeros, pocos centros de salud, hay falta de prevención y de atención a las masas. Ahora asistimos a un nuevo circo de la burguesía con las patentes de la vacuna, que, en vez de entenderse como un bien a dar a toda la población, están subordinadas a los intereses de empresas multinacionales, a quienes solo les importa el beneficio.
La pandemia de la COVID-19 ha sido utilizada por la burguesía como una forma de seguir acrecentando sus ganancias y seguir aprovechándose de la explotación asalariada. Hemos asistido a como se han dado ayudas millonarias a empresas que mandaban a sus trabajadores al desempleo, de cómo se ha revestido de “social” las acciones de un Gobierno que ha seguido la línea de reforzar el poder burgués.
La Unión Europea ha ejercido como lo que es, un polo imperialista que ha comerciado con las grandes empresas farmacéuticas en función de sus intereses. Mientras tanto, los países subdesarrollados han sido condenados a la muerte y al olvido, el imperialismo no pierde ni una oportunidad de seguir sometiendo a sus colonias, y la COVID-19 ha servido para aumentar esta opresión.
En nuestros Estados, la situación no es mejor que a nivel global. Sea cual sea el gobierno de la burguesía, atravesamos una evidente crisis político-social.
En Italia se ha pasado de gobierno fascio-populista Conte/Salvini/M5S, después Conte/PD/M5S y ahora al gobierno del ‘grand commis’ de los propietarios y bancos italianos y europeos, Draghi, para servir mejor a los intereses de la burguesía con dinero público. Todo esto solo para las empresas, y nada para los proletarios, las masas populares, los sectores empobrecidos y los oprimidos, como los migrantes y quienes se rebelan con sus luchas, que son reprimidas por la Policía.
En el Estado español, el gobierno de esta coalición electoral (en la que el PCE revisionista tiene un papel importante) ha desarrollado una política anti-obrera y anti-popular, mintiendo al proletariado: derogaría la reforma laboral de 2012, derogaría la Ley Mordaza, aseguraría el acceso a la vivienda, a la electricidad, etc., todo ello con un precio asequible. Después de 2 años de gobierno, no han asegurado nada, ni siquiera las promesas más mínimas. Pero las masas no están ciegas ni mucho menos, hay ámbitos como el del acceso a la vivienda y la mejora de los barrios obreros, que crece en su organización día tras día y organiza a una parte muy importante del proletariado español. Además, debido a la injusta detención de Pablo Hasel, se ha encendido una chispa de violencia antirrepresiva.
Esto nos enseña a los comunistas que debemos seguir avanzando en la reorientación y reorganización proletaria, pues las masas tienen la fuerza por decidir su propio destino si se organizan y combaten el orden burgués.
El sistema capitalista no sirve ni puede servir a los intereses del proletariado, aunque el reformismo y la socialdemocracia estén en el poder, y, por tanto, no hay otra opción que el poder proletario. Cuando los proletarios y las masas son fuertes y parte de ellas se lanzan a las calles y al combate contra el sistema, este último tiembla. Por ello, es imprescindible que nuestra clase se organice y se lance a la confrontación decidida contra el orden burgués. Para ello, necesita dotarse de herramientas, de los tres instrumentos de la revolución que se relacionan entre ellos y que son clave para la toma del poder: un cerebro director u organizador, el Partido de Vanguardia del proletariado; un Frente Único que aglutine a las masas, las organice, movilice una en una lucha decidida; una Fuerza Combatiente, preparada para disputarle el monopolio de la violencia al estado burgués. El Partido tiene un papel central o director en todo esto: debe agrupar a los elementos más avanzados y decididos de esta lucha, funcionar como vanguardia y liderar las batallas de las masas, uniéndolas y preparándolas para el asalto final. Para ello, es necesario intensificar el trabajo en todos los ámbitos: local, nacional e internacional.
Debemos luchar más contra los gobiernos de la burguesía. Debemos combatir la tendencia burguesa que lleva al economicismo y al reformismo en el seno del movimiento proletario. También debemos combatir la falsa tendencia antisistema, que, en realidad, no es más que una línea burguesa y antiobrera: el fascismo, el populismo de derechas, la reacción. En esta tendencia ha cobrado una gran fuerza, usando un discurso supuestamente rompedor y antisistema, pero que sólo sirve para ocultar su verdadero carácter: el afianzamiento del poder burgués, y la destrucción de la unidad de clase. Ante toda manifestación de xenofobia, racismo, LGTBfobia, etc., sólo queda una opción: oponerle una política clara de unidad de clase. Hay una parte del movimiento obrero que ha caído en las garras de la reacción. En todo esto tiene su parte de culpa el reformismo, ya que no ha significado avances relevantes para nuestra clase, y le ha supuesto desengaños y desilusiones constantes. Debemos oponer la dirección revolucionaria al reformismo, con una lucha sin cuartel ante las mentiras e ilusiones que presenta la socialdemocracia.
En estos momentos es más necesaria la reconstrucción de los auténticos Partidos Comunistas, come Partidos proletarios capaces de organizar la vanguardia obrera para desarrollar la lucha clasistas y combativa, por orientar y dirigir el movimiento de masas, en particular el movimiento juvenil, el movimiento de las mujeres, el movimiento antifascista, antirracista y contra la represión del Estado, para guiarlos a la lucha por la toma del poder, no dejándose embaucar por cantos de sirena o falsas ilusiones burguesas y reformistas.
La historia del Movimiento Comunista Internacional es muy rica en la lucha contra el revisionismo y el reformismo, desde Marx, Lenin a Mao Tse Tung, pasando por Stalin, se han desenmascarado los falsos amigos del pueblo, que solo pretenden engañarlo y vivir a costa de él.
Antaño fueron los viejos partidos socialdemócratas, hoy son los partidos revisionistas que pretenden venderse como comunistas y dicen servir a la clase trabajadora mientras la venden y mienten. La lucha contra la burguesía y sus lacayos debe ser prioritaria para los comunistas, ya que solo desenmascarándolos se podrá demostrar a la clase trabajadora quien trabaja sin descanso por el fin de la explotación.
Este 1º de mayo nuestros dos partidos se unen para afirmar de forma clara que solo las masas son las que hacen la historia, que solo con su lucha es como podremos avanzar.
En Italia estamos organizando contingentes de obreros de las grandes fábricas siderúrgcias, como ArcelorMittal y auto FSA Stellantis, y a las trabajadoras de origen migrantes de diferentes países de la logística, masas de trabajadores precarios del sur de Italia en paro y que se encuentran en situación de exclusión. Contra la explotación y el ataque a los salarios, contra los despidos y el paro, por la salud y la seguridad en el trabajo, por formas alternativas a los sindicatos oficiales que venden obreros, por la resistencia contra la represión y la persecución de los auténticos comunistas y de las fuerzas revolucionarias.
En el Estado español tenemos ejemplos del papel de las masas: el caso de los trabajadores de Nissan, que se declararon en huelga indefinida ante el cierre de su planta de Amazon, que hicieron frente a la represión del Estado y se enfrentaron a sus explotadores; los estibadores que siguen en lucha por no perder los derechos que han ganado a base de lucha y sangre.
En definitiva, nosotros juntos, este 1º de mayo nos debe servir para poner a la clase obrera en el centro de la política de las organizaciones revolucionarias.
¡Ni un paso atrás ante la burguesía!
¡Reforcemos las organizaciones del proletariado!
¡Salvo el poder todo es ilusión!
¡Viva el 1º de mayo!
¡Viva el internacionalismo proletario!
Partido Comunista Maoísta de Italia
Partido (marxista-leninista) de los Trabajadores del Estado español,
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