mercoledì 28 aprile 2021

pc 28 aprile - Sahel: si apre nel Ciad un altro fronte della guerra per procura voluta dalle potenze imperialiste? L'interesse dell'imperialismo italiano

Quello che sta accadendo in Ciad preoccupa molto l’Italia, ha detto l’ambasciatore Pasquale Ferrara, inviato speciale della Farnesina per la crisi libica, parlando in audizione in Commissione Esteri alla Camera.

Lunedì il diplomatico italiano ha sentito il capo della missione dell’Onu in Libia (Unsmil), Jan Kubis, “con cui abbiamo avuto una sessione intensa di scambio di informazioni”, ha detto. Ferrara ha anche recentemente avuto interlocuzioni con l’ambasciatore americano e l’inviato speciale del governo francese, “con cui abbiamo concordato alcune iniziative congiunte”.

Il Ciad gioca un ruolo chiave nel quadro degli equilibri politici e di sicurezza in Sahel, dal punto di vista dell'imperialismo. 

Le tribù della Libia meridionale hanno chiesto al nuovo Governo di unità nazionale del premier Dabaiba di riattivare gli accordi con l’Italia per mettere in sicurezza i confini meridionali. “È diventato chiaro che il Paese abbia bisogno di proteggere in particolare i suoi confini meridionali: chiediamo alle autorità libiche di attivare l’accordo libico-italiano firmato nel 2008 nel settore della sicurezza. Proteggere i confini è un dovere nazionale per eccellenza”.

Sia il Consiglio presidenziale del Governo unitario libico (Gun) che l’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna) del generale Khalifa Haftar hanno deciso di inviare forze nel sud della Libia per proteggere i confini meridionali con il Ciad. Ciò è avvenuto dopo il colpo di Stato che ha provocato la morte del presidente-fantoccio della Francia, Idriss Deby,  -corrotto e autoritario , da 30 anni al potere -, a seguito di un attacco dei ribelli del FACT (supportati da Haftar e addestrati dalle truppe mercenarie russe della Wagner?) provenienti dai territori libici. A N’Djamena, la capitale del Ciad, c'è la sede di “Barkhane”, l’operazione militare francese.

Mentre tra il 30 e il 40% del bilancio annuale del paese viene destinato alle spese militari (il Ciad è il secondo paese dell'Africa per le spese militari), il 42% della popolazione che vive con meno di due dollari al giorno secondo la Banca mondiale, il Ciad è uno dei paesi più poveri del continente, dove un bimbo su 7 muore prima dei 5 anni, dove dilagano fame, siccità, catastrofe climatica, contrabbando.

Proteste contro la Francia e
contro i militari golpisti
Di recente, le restrizioni causate dalla pandemia e dal crollo del prezzo del petrolio hanno costretto il governo a misure drastiche che hanno scatenato proteste e scioperi. È in questo clima che i miliziani delle FACT hanno attaccato alcuni check point nella regione settentrionale di Tibesti, dando inizio a un’offensiva volta a raggiungere N’Djamena.












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