L’emergenza pandemica
che imperversa da più di un anno approfondisce drammaticamente la crisi del
sistema capitalista accentuando le disparità sociali e di classe. La borghesia,
finché governerà, tutelerà sempre e solo se stessa e i propri interessi.
Settori combattivi
della classe lavoratrice, benché ancora in circoscritti settori, ha continuato
a resistere e a lottare. Su tutto il territorio nazionale si sono svolte
molteplici mobilitazioni di lavoratrici e lavoratori di differenti categorie,
operai, precari, disoccupati e migranti, ribadendo che se si può lavorare e
venire sfruttati giorno e notte, si può e si deve esercitare anche il diritto
di lottare contro le angherie padronali che in pandemia non diminuiscono, ma si
moltiplicano. In questa prospettiva, ci colleghiamo alle lotte del proletariato
tutto che si sviluppano sul piano internazionale.
Anche a Palermo ci si vuole riappropriare del Primo Maggio, la giornata internazionale dei lavoratori, come una grande giornata che è insieme di memoria storica, di confronto e di lotta, rivendicandone le radici rivoluzionarie e internazionaliste.
LAVORAT* E DISOCCUPAT* PER UN PRIMO MAGGIO A PALERMO
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