martedì 27 aprile 2021

pc 27 aprile - Operai ex Fiat Termini Imerese: cassa integrazione in scadenza e nessun “recovery plan” per la reindustrializzazione

Per i circa 900 operai dell’ex Fiat di Termini Imerese, ex Blutec, tra “aziendali” e indotto, oramai in cassa integrazione da dieci anni, non è utile aspettare! Ogni giorno che passa senza una mobilitazione forte e con una direzione chiara, lontana dalla passività complice dei governi dei sindacati confederali, complica di fatto la soluzione di un possibile ritorno al lavoro nello stabilimento.

Dall’ultimo incontro, promesso da tempo, richiesto dai sindacati confederali e organizzato dalla viceministra Todde, secondo quanto riporta la Repubblica Palermo di oggi, infatti non è venuto fuori niente di positivo, anzi! Il giornalista dice che l’incontro si è concluso con una “fumata nerissima” perché: “la scatola della ‘newco’, la nuova compagnia pubblica che dovrebbe rilevare lo stabilimento (sott. nostra), sulla carta è pronta, ma è un contenitore vuoto, o almeno dai contenuti troppo fumosi, e

così l’incontro convocato dalla viceministra con sindacati, Invitalia, Comune di Termini Imerese e Regione si è concluso con un rinvio all’11 maggio, quando le carte dovranno essere scoperte.”

Ma le carte non sono per niente buone, perché a quanto pare sono apparsi fumosi pure i “programmi industriali” di rilancio e “continuità aziendale” dei commissari della Blutec che, se approvati, possono permettere nell’immediato la concessione di altra cassa integrazione, visto la scadenza prossima di quella in corso.

Tutto ciò conferma che l’interesse per una “soluzione” della vicenda non esiste: il Ministero dello Sviluppo Economico passa da una riunione all’altra senza concretizzare nulla, aggiungendo solo pezze alla pezze, e non sembra, fino a questo momento che nel Recovery Plan presentato ieri da Draghi (di cui non si conosce quasi nulla tranne che le cifre) ci sia traccia, in netto contrasto, tra l’altro, con l’idea di “rilancio”!

Né interesse c’è tantomeno da parte della Regione Siciliana che era stata chiamata a partecipare all’incontro, ma al quale Musumeci non si è presentato, perché, probabilmente in questo momento non riesce a trarne vantaggi elettorali.

È nel campo degli operai che ancora una volta, dunque, cade la palla: sono gli operai che, facendo tesoro della lunga esperienza, respirando l’aria dell’imminente Primo maggio rosso, proletario e internazionalista, devono saper giocare questa partita nel proprio interesse di classe.

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