Dall’ultimo incontro, promesso da tempo, richiesto dai sindacati confederali e organizzato dalla viceministra Todde, secondo quanto riporta la Repubblica Palermo di oggi, infatti non è venuto fuori niente di positivo, anzi! Il giornalista dice che l’incontro si è concluso con una “fumata nerissima” perché: “la scatola della ‘newco’, la nuova compagnia pubblica che dovrebbe rilevare lo stabilimento (sott. nostra), sulla carta è pronta, ma è un contenitore vuoto, o almeno dai contenuti troppo fumosi, e
così l’incontro convocato dalla viceministra con sindacati, Invitalia, Comune di Termini Imerese e Regione si è concluso con un rinvio all’11 maggio, quando le carte dovranno essere scoperte.”Ma le carte non sono per niente
buone, perché a quanto pare sono apparsi fumosi pure i “programmi industriali” di
rilancio e “continuità aziendale” dei commissari della Blutec che, se
approvati, possono permettere nell’immediato la concessione di altra cassa
integrazione, visto la scadenza prossima di quella in corso.
Tutto ciò conferma che l’interesse
per una “soluzione” della vicenda non esiste: il Ministero dello Sviluppo
Economico passa da una riunione all’altra senza concretizzare nulla,
aggiungendo solo pezze alla pezze, e non sembra, fino a questo momento che nel
Recovery Plan presentato ieri da Draghi (di cui non si conosce quasi nulla
tranne che le cifre) ci sia traccia, in netto contrasto, tra l’altro, con l’idea
di “rilancio”!
Né interesse c’è tantomeno da
parte della Regione Siciliana che era stata chiamata a partecipare all’incontro,
ma al quale Musumeci non si è presentato, perché, probabilmente in questo momento
non riesce a trarne vantaggi elettorali.
È nel campo degli operai che
ancora una volta, dunque, cade la palla: sono gli operai che, facendo tesoro
della lunga esperienza, respirando l’aria dell’imminente Primo maggio rosso, proletario
e internazionalista, devono saper giocare questa partita nel proprio interesse
di classe.
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