CONTINUA
LA STRAGE DELLE DONNE
SONO
GIA’ 15 UCCISE DALL’INIZIO DELL’ANNO
QUINDICI
RAGIONI IN PIU’ PERCHE’ IL 9 MARZO
SCIOPERIAMO TUTTE!
Purtroppo
anche questo nuovo anno comincia con il massacro delle donne, di cui
12 nel mese di gennaio e 3 a febbraio: Carla
Quattri Bossi,
a Milano, 5 gennaio; Conetta
Di Pasquale,
Catania, 5 gennaio; Fausta
Forcina,
Formia, 9 gennaio; Maria
Stefania Kaszuba,
Verona, 21 gennaio; Ambra
Pregnolato,
Valenza, 24 gennaio;
Francesca Fantoni,
Bedizzole, 27 gennaio; Rosalba
Garofalo,
Mazara del Vallo (Sicilia), 29 gennaio; Fatima
Zeeshan,
Versiaco di San Candido, 30 gennaio; Rosalia
Milfud,
Mussomeli (Sicilia), 31 gennaio; Monica
Di Liberto,
Mussomeli (Sicilia), 31 gennaio; Speranza
Ponti,
Alghero, 31 gennaio;
Laureta Zyberi,
Genova, 31 gennaio; Anna
Sergeevina Marochkina,
Piossaco, 6 febbraio; Zdenka
Krejcikova,
Sorso, 16 febbraio;
anziana donna,
Bologna, 16 febbraio.
Tredici
di questi quindici femminicidi si sono consumati in ambito familiare.
Come
si può ben vedere, il copione si ripete, e il sangue delle donne
continua a scorrere in nome della “sacra famiglia”. Non ci sono
leggi che tengano, e non
potrebbe essere altrimenti in un sistema
barbaro, come quello capitalistico, che è alla base dell’oppressione
e di tutte le violenze contro le donne; donne considerate proprietà
degli uomini.
L’aumento
esponenziale dell’ODIO CRIMINALE contro l’universo femminile -
così come pure gli attacchi all’insieme dei loro diritti e delle
condizioni di vita da parte di stato e governi reazionari - non è
affatto casuale, bensì il frutto dell’humus maschilista,
oscurantista e misogino generato e alimentato incessantemente dal
MODERNO FASCISMO e dal conseguente MODERNO MEDIOEVO che avanzano e
che sono connaturati al sistema del capitale.
In tal
senso ricordiamo una inconfutabile affermazione di K.Marx : “La
posizione sociale della donna e dell’uomo, e quindi anche il
rapporto uomo/donna, sono il risultato delle relazioni sociali che si
sono sviluppate storicamente e che si sono modificate specularmente
alle diverse forme economiche della società, nei rispetti stadi di
sviluppo. Con la conseguenza che anche il ruolo della donna e le
relazioni uomo/donna sono un prodotto sociale, e la trasformazione di
questo ruolo, dei rapporti sociali e uomo/donna, possono nascere solo
dalla trasformazione radicale di questa società, dall’abbattimento
di questo sistema”.
Pertanto,
nessuna illusione! Se non si estirpa il male alla radice, se non si
abbatte il sistema capitalistico, i femminicidi e la violenza sulle
donne continueranno ad essere una cruda realtà quotidiana, una
tragica normalità!
Di
qui, ribadiamo ancora una volta, la necessità di rimettere al centro
la lotta e la violenza rivoluzionaria delle donne, principalmente di
quelle proletarie, le più oppresse e sfruttate, che più di ogni
altri hanno l’interesse di portare avanti una battaglia a 360°,
per spazzare via questo sistema e poter finalmente spezzare le
proprie doppie catene…
SCATENARE/ORGANIZZARE
LA FURIA
E
LA VIOLENZA RIVOLUZIONARIA DELLE DONNE!
NON
SIAMO MACCHINE PER LA RIPRODUZIONE
MA
DONNE IN LOTTA PER LA RIVOLUZIONE!
Lavoratrici Policlinico Palermo MFPR
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