Le loro proposte, ammantate da parole come ‘caccia sostenibile’, sono espedienti ignobili per apparire ambientaliste, ora che ‘va di moda’, e distogliere l’attenzione da quello che sono realmente: la promozione della morte.
L’idea di istituire un concorso pubblico per le scuole elementari sull’argomento, con un premio di 4.000 euro, gentilmente offerto da un’associazione di cacciatori, è semplicemente vergognosa, così come lo sono le espressioni di rammarico per l’arrivo della primavera e il termine della stagione venatoria.
Pubblicare foto di sé con un fucile in mano, pensando di poter portare questo triste insegnamento nelle scuole, educando i ragazzi a uccidere gli animali e diffondendo la cultura della morte è quanto di più lontano ci sia dalla protezione del pianeta che ci ospita e dell’ambiente in cui viviamo...
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