Solidarizziamo con questi lavoratori che si mobilitano per impedire l’attracco di una nave dell’Arabia Saudita che trasporta armi nelle zone di guerra e in particolare oggi armi turche e americane che vanno alle fazioni libiche per conto e interesse delle multinazionali dei padroni, anche italiane come l’ENI, che sulle guerre fanno profitti
Mentre il governo italiano che dovrebbe rispettare l’articolo 11 della Costituzione, e la legge 185 del 1990, fa finta di non vedere, questo appello dei portuali di Genova vale anche in particolare per la Sicilia che è diventata una enorme portaerei e base militare al centro del Mediterraneo, a disposizione degli imperialisti Usa/Nato verso cui è netto e chiaro il servilismo del governo italiano, e dalla quale partono manovre e missioni di guerra che producono distruzioni, miseria e morte, e spingono alla fuga migliaia di migranti che approdano alle nostre coste, e che costano milioni di euro che vengono sottratti alle reali necessità di vita degli operai, dei lavoratori, dei giovani, delle masse popolari.
Servono lavoro, servizi, scuole e ospedali
pubblici… lottare contro le politiche guerrafondaie con ingenti spese militari del
governo, al servizio del Capitale, è giusto e necessario!
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Le
lotte degli operai, dei lavoratori non si reprimono e non si processano
In tutta Italia sempre più operai,
lavoratori che combattono per non perdere il posto di lavoro, studenti, masse
popolari che vogliono migliori le condizioni di vita sono sotto attacco da
parte dei governi soprattutto con i disumani e fascio-razzisti decreti
sicurezza dell’ex ministro Salvini, ma che sono mantenuti dall’attuale governo
Pd/M5S.
L’assoluzione degli operai della
Fincantieri di Palermo è un’ottima notizia, ma il pericolo non è affatto
passato perché con i decreti sicurezza agli operai si vorrebbe di fatto
impedire di protestare per i propri diritti!
Organizziamo tutti insieme una campagna per
abolire i decreti sicurezza e contro la repressione, come deciso anche all’assemblea
nazionale di Roma dell’8 febbraio promossa da Si.Cobas.
Vi invitiamo a
partecipare all’incontro di
Mercoledì 19
febbraio alle ore 17
presso la sede di
via del duca 4 Palermo
(accanto ai Cantieri culturali alla
Zisa)
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Che
fine ha fatto il contratto dei metalmeccanici?
Il 4 settembre 2019 i sindacati confederali hanno
presentato la piattaforma per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici…
I padroni si dicono disponibili a parole ma attualmente “… le
distanze sono molto ampie su diversi temi e in particolare sulla richiesta
salariale.” (da un comunicato della Fiom del 23 gennaio!). Non è
necessario a questo punto riprendere la lotta?
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Slai cobas per il sindacato di classe
– v. del Duca 4 Palermo – 338.7708110
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