Comunicato stampa
Pomigliano
d’Arco, 8 febbraio 2020
DIRETTIVO PROVINCIALE DI SLAI COBAS:
RIPORTEREMO LA DEMOCRAZIA IN
FABBRICA !
Lavoratori come nuovi pària sociali del terzo millennio impediti
all’esercizio della democrazia nei luoghi di lavoro, alla libertà
di opinione ed ideologica ed all’iscrizione ai sindacati non
graditi alle aziende?
Alla luce della recente e rilevante sentenza della Corte Cassazione
(n.00001/20) ottenuta da Slai cobas contro FCA possiamo ben dire oggi
che, in FCA e nell’insieme dei luoghi di lavoro italiani sia
privati che pubblici ci troviamo di fronte ad un vero e proprio
‘attentato eversivo’ contro i
fondamentali diritti inviolabili dei lavoratori stabiliti dalla Costituzione, dall’ordinamento europeo e da quello internazionale.
fondamentali diritti inviolabili dei lavoratori stabiliti dalla Costituzione, dall’ordinamento europeo e da quello internazionale.
OPERAIE PREPARANO L’ASSEMBLEA
OPERAIA PUBBLICA DELL’8
MARZO DI
‘UOMINI E DONNE’ A POMIGLIANO, NELL’AULA CONSILIARE, CONTRO LA
REPRESSIONE PADRONALE DI GENERE, IDEOLOGICA E SINDACALE
ASSEMBLEA OPERAIA PUBBLICA
DI ‘UOMINI E DONNE’ ANCHE IL PROSSIMO
22
GIUGNO IN
OCCASIONE DEL ‘DECENNALE’ DEL REFERENDUM ALLA FIAT DI POMIGLIANO,
PROMOSSA DA SLAI COBAS
NEL FRATTEMPO IL SINDACATO STA
PREPARANDO UN PROSSIMO RICORSO DI ‘RIASSUNZIONE IN APPELLO’ AL
TRIBUNALE DI NAPOLI (SU RINVIO DELLA RECENTE SENTENZA DELLA
CASSAZIONE) E UNA CONTESTUALE INIZIATIVA PENALE ANTIDISCRIMINATORIA
SOTTOSCRITTA DA SINDACATO E LAVORATORI ILLECITAMENTE TRASFERITI DALLA
FCA POMIGLIANO AL WCL DI NOLA
IN PREPARAZIONE ANCHE UN
RICORSO ALLA CORTE DEI CONTI SUI SVARIATI MILIARDI DI EURO DI
FINANZIAMENTI PUBBLICI DIRETTI ED INDIRETTI EROGATI ALLA FCA IN
QUESTI DECENNI PER PIANI INDUSTRIALI FANTASMA
“La progressiva riduzione delle tutele dei lavoratori avvenuta
in questi decenni contrasta con l’intero ordinamento comunitario e
l’insieme dei principi costituzionali e dei conseguenti diritti
inderogabili di democrazia, libertà di opinione, ideologica e di
affiliazione sindacale nei luoghi di lavoro”… “questo e’
ancorché più grave quando gran parte della relativa giurisprudenza
è realizzata con prevalenti sentenze ‘fuorilegge’ (ormai
dichiarate tali dalla stessa Procura Generale della Corte di
Cassazione), ed indotte da un inquietante quadro
politico-istituzionale che ha fatto propria la filosofia antioperaia
dei sindacati gialli”… dichiara Mara Malavenda
dell’esecutivo nazionale del sindacato… “un inquietante
quadro politico-istituzionale orientato a
trasformare i diritti dei lavoratori in variabile subalterna e
funzionale alle esigenze padronali”… “il Jobs Act di Renzi ed
il cosiddetto Decreto Dignità di Di Maio proseguono e confermano lo
schema di questa consapevole e gravissima deregolamentazione del
diritto del lavoro, escamotage messo in atto per aggirare l’art.
18 dello Statuto dei Lavoratori, sostituendo la reintegra nel posto
di lavoro in caso di licenziamento illegittimo con una modesta
indennità risarcitoria”… “altro che ‘avvocato del popolo’…
continua Malavenda riferendosi al presidente del consiglio… “Conte,
prima giallo-verde ed oggi giallo-rosso, è tutt’al più ‘avvocato
populista ed antioperaio’ in quanto il suo governo ha confermato,
col Decreto Dignità dell’agosto 2018, la libertà di licenziamento
in cambio di una modesta indennità risarcitoria al licenziato senza
giusta causa e quindi licenziato ingiustamente, in maniera
illegittima e/o illecita”.
Slai cobas –
Coordinamento Provinciale di Napoli – Pomigliano d’Arco, 8
febbraio 2020 www. slaicobas.it
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