Avigliana, urlano «negro di m...» e sfregiano ventenne senegalese col bicchiere di vetro
Tine Papa Bassiru, 20 anni: «Mi hanno detto parolacce e poi spintonato e picchiato, anche con pezzi di vetro tagliandomi lievemente sull’orecchio destro»
TORINO - «Negro di merda, torna a casa». Un
senegalese di 20 anni, Tine Papa Bassiru, calciatore del San Maurizio Canavese
residente ad Alpignano, è stato aggredito da un branco formato da 5/6 ragazzi
alla stazione di Avigliana, nel Torinese. La vittima del pestaggio ha reso noto
l’accaduto tramite la sua pagina Facebook, a seguito della denuncia che ha
presentato ieri pomeriggio alla caserma dei carabinieri di Almese.
Lunedì scorso
L’aggressione sarebbe avvenuta lunedì pomeriggio
intorno alle 17.30, vicino alla stazione ferroviaria di Avigliana, in Valsusa:
«Stavo uscendo dalla stazione e camminando verso Corso Laghi, quando
all’improvviso sono passato davanti a un gruppo di ragazzi, fermi vicino al bar
- spiega il giovane senegalese nella denuncia - sentivo che mi dicevano più
volte “negro di merda, vai a casa”. Visto che ero l’unica persona di colore in
zona in quel momento, mi sono avvicinato al gruppo chiedendo se ce l’avessero
con me».
Il pestaggio
Da quel momento sarebbe partito il pestaggio: «Uno
dei ragazzi mi ha mandato a fanc... e mi ha dato uno spintone - dice Bassiru -
per cercare di allontanarlo l’ho spinto anche io, ma immediatamente si sono
scagliati contro di me anche gli altri ragazzi del gruppetto, cominciando a
picchiarmi a mani nude».
Denuncia ai carabinieri
Secondo la denuncia presentata ai carabinieri, uno
dei ragazzi avrebbe preso un bicchiere di vetro per ferire Bassiru: «Ha iniziato
a colpirmi e mi ha tagliato lievemente sull’orecchio destro, dal quale è uscito
del sangue». I ragazzi sono scappati, alcuni sarebbero entrati dentro il bar: il
senegalese ha chiamato subito i carabinieri, che sono arrivati immediatamente
sul posto. I militari hanno fermato un ragazzo “sospetto” per una semplice
identificazione e raccogliendone le generalità, ma ad oggi i carabinieri fanno
sapere che nessuno degli aggressori è stato ancora identificato e fermato. Un
grosso aiuto lo potranno dare le telecamere presenti in zona. Intanto, dopo
l’aggressione, Bassiru è andato al pronto soccorso dell’ospedale di Rivoli, dove
è stato dimesso in serata
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